GALLARATE – Dopo la provocazione di Fratelli d’Italia, che ha lanciato la candidatura a sindaco di Giuseppe De Bernardi Martignoni, due giorni fa anche Forza Italia è uscita allo scoperto sostenendo che, senza un accordo provinciale che le riconosca un candidato sindaco in una delle tre grandi città della provincia di Varese al voto il prossimo autunno, a Gallarate correrà da sola con Nicola Mucci, sindaco azzurro dal 2001 al 2011. «Sembra vogliano dimenticare il presente per tornare al passato, un passato fitto di ombre che stanno finalmente emergendo grazie al lavoro della giustizia», commentano duramente i Giovani democratici del Gallaratese guidati dal consigliere comunale Anna Zambon (nella foto in alto). Il terremoto politico-giudiziario di “Mensa dei poveri”, secondo loro, è troppo recente per poterlo archiviare.
Le ombre
Le nuove leve del centrosinistra di Gallarate guardano con attenzione a quanto succede nell’opposto schieramento e passano all’attacco: «E dopo il partito di Daniela Santanché, anche quello guidato (a livello provinciale), fino a poco tempo fa, da Nino Caianiello, ha fatto sapere che “noi non siamo la stampella di nessuno […] A Gallarate noi siamo pronti ad andare da soli.” Vale a dire con un proprio candidato, una persona che ha governato la nostra città già per 10 anni». Va sottolineato che Nicola Mucci, sindaco di Gallarate nella prima decade del secolo, non è stato minimamente sfiorato da “Mensa dei poveri”, un’inchiesta giudiziaria che però ha fatto emergere il sistema corruttivo e di potere che Caianiello aveva messo in piedi in provincia e anche in città, dove lui era il leader indiscusso oltre che il presidente della municipalizzata Amsc quando Forza Italia governava da sola.
La saga
Le richieste di Forza Italia e Forza Italia nel frattempo ritardano l’ufficializzazione dell’accordo per un centrodestra unito alle Amministrative 2021. Come sottolineano i Gd: «Da mesi il sindaco Andrea Cassani si autoproclama candidato del centrodestra gallaratese per le elezioni comunali 2021, forte dell’assist offertogli dal suo caro senatore Matteo Salvini. Gli alleati della Lega a Gallarate, Forza Italia e Fratelli d’Italia, da mesi criticano pubblicamente l’atteggiamento del sindaco che sostengono da 5 anni al governo della nostra città, rivendicando un peso maggiore. Stiamo assistendo a continue rese di conti tra i partiti della destra che devono “sistemarsi” in tutta la Provincia, senza rischiare di rimanere insoddisfatti. Ma alla nostra città quando ci pensano? Qual è il loro progetto per il futuro di Gallarate? Noi non l’abbiamo ancora capito».
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