Scontro in Esselunga, Caprotti jr risponde alla sorella dal palco di Gallarate 

gallarate Giuseppe sorella Esselunga

GALLARATE – «Auguro il meglio a mia sorella. E all’azienda». Stringata, ma con un tono che vale più di molte parole, arriva la risposta di Giuseppe Caprotti a Marina, attuale presidente esecutivo di Esselunga, che nei giorni scorsi ha tappezzato gli store di proprietà con i manifesti (nella foto qui sotto) che pubblicizzano la riedizione del libro del padre Bernardo “Falce e carrello” con una inequivocabile frase: «In memoria di un uomo che non può più difendersi». 

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L’ho fatto io per lui

Il libro di Caprotti junior si intitola invece “Le ossa dei Caprotti” e lo ha portato ieri sera 14 febbraio sul palco della Sala Arazzi di Gallarate per il primo appuntamento del 2024 di “Duemilalibri off”. Per l’autore è stata la prima presentazione dopo la lunga intervista della sorella che al Corriere della Sera ha detto: «Ho avvertito l’obbligo morale di raccontare chi fu davvero Bernardo Caprotti, non potevo accettare che venisse svilito il valore di ciò che lui ha costruito per l’Italia e che ogni giorno ci sforziamo di preservare in Esselunga. Mi è sembrato il modo migliore per replicare a un figlio che lancia le sue accuse solo a sette anni dalla morte del genitore. Se mio padre fosse stato vivo, avrebbe di sicuro reagito. L’ho fatto io per lui».

Vent’anni dopo 

Perché “Le ossa dei Caprotti” sia arrivato soltanto vent’anni dopo la estromissione dalla azienda lo ha spiegato proprio Giuseppe Caprotti ieri a margine della serata introdotta dall’assessore alla Cultura Claudia Mazzetti e moderata dal giornalista Matteo Inzaghi. «Perché ho avuto traversie legali, ho vissuto per 16 anni con gli avvocati, tra cui anche una parte penale scabrosa che è durata fino al 2019. Nel 2018 ho avuto il primo scritto del libro e poi nel 2019 ho avuto l’opportunità di incontrare Marco Brunelli, il primo presidente dell’Esselunga, un uomo che ha fondato tre aziende di supermercati e ne ha comprata un’altra. E’ da lì che ho avuto lo spunto per consultare gli archivi di Rockefeller e così ho fatto». 

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gallarate Giuseppe sorella Esselunga – MALPENSA24