GALLARATE – Continua il lavoro dei vigili del fuoco arrivati con una decina di mezzi in via San Giorgio a Cedrate dove, dal primo pomeriggio di oggi, sabato 21 marzo, è in corso un vasto incendio all’interno della Gallazzi, ditta che lavora materie plastiche. Il rogo è sotto controllo ma ci vorrà ancora parecchio prima di poter considerare l’intervento concluso in quanto si lavora per mettere l’area in sicurezza. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della compagnia di Gallarate e gli agenti del comando di polizia locale.
Salvo il magazzino, minimo il rischio diossina
Il sindaco di Gallarate Andrea Cassani ha immediatamente raggiunto la zona dopo aver raccomandato ai gallaratesi di «Rimanere in casa e chiudere le finestre, vista la presenza di materie plastiche». Le notizie raccolte dal primo cittadino sembrerebbero incoraggianti: «Ho parlato con i nostri agenti e con il responsabile del servizio prevenzione e protezione dell’azienda – spiega il sindaco – Dai primi accertamenti sembrerebbe che l’incendio non abbia causato grosse immissioni di diossina nell’aria. Questo perché il comparto interessato dal fuoco è quello adibito alla produzione. Il magazzino, dove sono depositate le materie plastiche, non è stato fortunatamente raggiunto dalle fiamme». Cassani, però, si attiene scrupolosamente ai protocolli: «I tecnici Arpa sono già al lavoro per effettuare tutti i controlli del caso in modo che non vi siano rischi». Controlli che gioco forza dovranno essere terminati a fuoco domato.
Danni ingenti al comparto produzione
L’incendio sarebbe stato causato da uno sversamento di olio nella zona delle calandre. Olio che avrebbe preso fuoco innescando il rogo. Il capannone interessato dalle fiamme sembrerebbe essere in parte collassato. I danni sono decisamente ingenti anche se ovviamente non ancora quantificabili con esattezza al momento. L’azienda, o quanto meno la parte della ditta interessata dal rogo, sarà dichiarata certamente inagibile. E trattandosi dell’area adibita alla produzione questo potrebbe rappresentare un ulteriore problema.