Gallarate, Crespi si è dimesso dal Maga. Caccia al nuovo presidente 

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GALLARATE – La nomina di direttore della Pinacoteca di Brera è incompatibile con la presidenza del Maga. Il verdetto è arrivato e puntualmente Angelo Crespi ha rassegnato le dimissioni dal museo d’arte contemporanea di Gallarate

Da Gallarate a Milano 

La nomina alla guida della Pinacoteca milanese risale allo scorso 15 dicembre. Crespi aveva espresso il desiderio di mantenere ancora per alcuni mesi l’incarico (a titolo gratuito) al Maga, il tempo necessario per chiudere alcuni progetti in corso e arrivare in primavera alla presentazione del bilancio consuntivo. L’incompatibilità dei ruoli ha anticipato i tempi. Spetterà ora al sindaco di Gallarate, Andrea Cassani, nominare il nuovo presidente, il terzo della sua gestione iniziata con Sandrina Bandera al vertice della Fondazione Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Silvio Zanella” che gestisce il museo. 

Collaborazione proficua 

Il Maga è ormai una macchina rodata: la nomina del presidente non è dunque un’urgenza ma l’amministrazione comunale vorrebbe chiudere la partita in fretta per continuare a concentrarsi sull’attività museale che, anche grazie all’apporto di Crespi, negli ultimi anni è stata molto vivace pur mantenendo sotto controllo i costi. «Gli auguriamo buon lavoro e siamo fiduciosi che possa continuare a sostenere il nostro prestigioso museo», dice l’assessore alla Cultura di Gallarate, Claudia Mazzetti, sottolineando l’importante apporto culturale di Crespi negli ultimi due anni e mezzo (in particolare per la mostra su Andy Warhol e per Duemilalibri) e i numerosi bandi vinti che hanno fatto gravitare su via De Magri centinaia di migliaia di euro di contributi sovracomunali. 

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