GALLARATE – «Dovremo lasciare il negozio, non so quali siano le tempistiche. Ma se non dovessi trovare un altro spazio, dovrò chiudere l’attività». A parlare è uno dei commercianti che si trova all’interno del palazzo di via Torino a Gallarate, l’edificio che – secondo l’ordinanza emessa dal Comune ieri, 29 novembre – dovrà essere sgomberato per inagibilità. Il primo commento di chi pensa ai prossimi passi da compiere per salvaguardare il proprio mestiere, mentre affronta i disagi di un luogo inaccessibile.
I disagi
Alcuni negozi hanno già lasciato i locali di Torino 8 – il nome del palazzo – e hanno trasferito i propri esercizi in altre zone della città. Altri invece provano a resistere. Almeno fino a quando l’ordinanza non ha emesso l’obbligo di sgombero. «Sono qui da qualche mese, ma so che è una situazione che si porta avanti da tempo». Nel dettaglio: gli impianti sono difettosi («Non senti freddo in questa stanza?» è la domanda. Ma anche la risposta) e provare a contattare i residenti per citofono è impossibile: non funzionano. Ma ad attirare l’attenzione, per lo più, sono gli odori: il maggior disagio, infatti, è causato dai danni alle fognature. Acque nere stagnano all’ingresso di uno dei locali al piano terra. E il rumore di un gocciolio testimonia una perdita anche nel seminterrato, proprio sotto le grate.
Cosa succederà?
La domanda è: cosa si farà? «Dovrò cercare un altro posto se non voglio chiudere», il timore del negoziante. Qualche collega si limita a scuotere la testa, come a dire: “non so cosa succederà“. Qualcuno invece non si espone, in attesa che intervengano i proprietari.
Nel frattempo si limitano a prendere atto della situazione descritta nell’ordinanza, con «numerose criticità dello stato manutentivo e conformità degli impianti del fabbricato, tali da pregiudicarne il funzionamento e la sicurezza, oltre a diversi problemi di natura igienico-sanitaria». Insomma, una situazione indecorosa a causa delle fognature inagibili, degli ammaloramenti dei garage, dei riscaldamenti e della mancanza di sicurezza.