Gallarate, restauro del Fajetto da 800mila euro. Sarà la nuova sede Caritas

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GALLARATE – Il restauro della Casa Canonica, la sistemazione della mensa dei poveri e la riqualificazione del Fajetto, destinato a diventare la nuova sede della Caritas. Si tratta di un investimento importante che supera gli 800mila euro. Sono iniziati i lavori negli edifici della parrocchia adiacenti alla basilica di Santa Maria Assunta di Gallarate. 

Il restauro della Casa Canonica

Sono arrivate a giugno le autorizzazioni per i lavori di restauro della Casa Canonica che fu di Monsignor Gianazza. Sarà destinata a ospitare il prevosto don Riccardo Festa, don Remo e don Fabio e permetterà alla parrocchia di mettere a reddito gli appartamenti che ora abitano. L’affitto potrà così contribuire ad assicurare una integrazione alle offerte per mantenere i costi di gestione della basilica. Per questi lavori si dovrà ora procedere sotto la direzione degli uffici preposti della Curia a fare la gara di appalto.

I lavori al Fajetto

Nel frattempo sono iniziati i lavori al Fajetto, dove è prevista innanzitutto la predisposizione di due ascensori. Uno servirà per l’immobile dove abitano don Riccardo e don Fabio e per l’appartamento del terzo piano, per i quali si cercherà una collocazione in affitto. L’altro ascensore servirà invece l’edificio del Fajetto che si vede da Corso Italia e che diventerà sede della Caritas che ora si trova in uno spazio più piccolo dall’altra parte della Basilica, vicino al Palazzo Comunale.

gallarate parrocchia fajetto basilicaGli ascensori saranno due perché dovranno restare indipendenti i due immobili, i cui piani sono peraltro a livello diverso. Oltre all’ascensore nella sede del Fajetto, verranno rifatti tutti gli impianti di riscaldamento, gli impianti elettrici, i servizi igienici necessari; verrà sistemata la zona scantinato che servirà da magazzino e predisposta una scala interna da terra al primo piano. L’aspetto esterno dell’immobile non verrà interessato. L’ingresso ai servizi avverrà dalle porte del cortile interno a cui si accederà dal cancelletto di Corso Italia 1, così da assicurare la dovuta discrezione a chi si reca ai servizi della Caritas. Il costo totale di 805.000 euro è coperto dalle disponibilità economiche del lascito di Franco Moggio che aveva come obiettivo la mensa eucaristica (Basilica) e la mensa della carità già immaginata fin da allora dalla commissione che collaborava con il precedente parroco, monsignor Ivano Valagussa. 

Il ristoro del Buon Samaritano

La parrocchia vorrebbe però raccogliere dai contributi dei fedeli anche i soldi necessari per gli impianti e il restauro proprio del piano interrato che ospiterà la mensa dei poveri “Il Ristoro del Buon Samaritano”, per un valore ulteriore di circa 40.000 euro. Per questi contributi sarà possibile ricevere agevolazioni fiscali come per tutti gli interventi su immobili soggetti a tutela del Beni culturali.

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