Mensa dei poveri, Pd: «Gallarate vuole risposte alle allusioni di Caianiello»

Gallarate pd domande Caianiello

GALLARATE – Con chi ha crediti morali Nino Caianiello?  All’indomani della sentenza di primo grado di “Mensa dei poveri” l’ex plenipotenziario di Forza Italia, già condannato per corruzione, tramite la stampa ha evocato pesanti allusioni, immediatamente smentite, soltanto per quanto riguarda Malpensa24, dall’avvocato Tiberio Massironi. Ha fatto capire, anzi ha detto chiaramente, che se avesse parlato molte delle assoluzioni dei giudici milanesi avrebbero potuto essere altrettante condanne. Dichiarazioni pesanti che non sono passate inosservate nella città di Gallarate, dove ora il Partito democratico pretende risposte.  

Le domande a Caianiello

Nello specifico, sono due le domande aperte che il circolo guidato da Anna Zambon rivolge al dominus dell’inchiesta, l’epicentro di un sistema di incarichi pilotati e mazzette che aveva portato in carcere nel 2019 decine di persone.
Eccole:  

1 – Con le sue dichiarazioni intendeva dire che se avesse usato il suo “decennale patrimonio conoscitivo” avrebbe potuto danneggiare qualcuno? In caso positivo: chi? In che modo? Come?

2 – Quale “credito morale” vanta il signore in oggetto? Nei confronti di chi lo vanta? A quale fine rimarca l’esistenza di tale presunto credito?

Le domande a Cassani

I dem dicono chiaramente che, di fronte alle dichiarazioni diffamatorie, si aspettavano anche che il sindaco Andrea Cassani, assolto nel processo “Mensa dei Poveri” perché il fatto non sussiste, rispondesse a tono, avendo sempre affermato di essersi eretto a baluardo contro l’illegalità. Rivolgono dunque due domande anche il sindaco, sottolineando che «Purtroppo in casi come questi il silenzio non fa altro che amplificare le ambiguità delle dichiarazioni di Caianiello e getta ombre su quali siano oggi le gerarchie politiche del centrodestra a Gallarate, a Varese e in Lombardia». Ecco i due quesiti: 

1 – Perché dopo avere letto le dichiarazioni di Caianiello NON ha detto nulla in merito? Perché NON ha rimarcato con forza di non avere debiti morali di nessun tipo col sig. Caianiello?

2 – Perché il sindaco, usualmente così battagliero, NON ha ritenuto almeno di affermare che Caianiello NON ha nessun “patrimonio conoscitivo” che possa nuocergli?

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