Nuova piazza stazione, la decisione del Tar accende la polemica a Gallarate

gallarate piazza stazione progetto

GALLARATE – Accende lo scontro politico la decisione del Tar Lombardia che ha accolto l’istanza cautelare d’urgenza presentata dal comitato “Salviamo gli alberi” per evitare la rimozione delle piante che secondo il progetto della nuova piazza della stazione di Gallarate verranno eliminate o sostituite.

Nuove accuse

Con un comunicato diramato oggi 28 dicembre il comitato torna all’attacco dell’amministrazione Cassani. «La decisione di ricorrere all’intervento d’urgenza del Tar – si legge – è stata presa dal Comitato per preservare il patrimonio arboreo della piazza, altrimenti a forte e immediato rischio, come il Presidente del Tar Lombardia ha riconosciuto nel suo decreto di sospensione dei lavori. L’Amministrazione, ampiamente informata in anticipo di tutti i graduali passaggi dell’azione legale, ha ancora una volta risposto con il silenzio a tutte le evidenze e le richieste che l’avvocato Cicchiello, a nome del Comitato, aveva presentato per evitare di giungere ad un ricorso. A questo punto, Il Comitato continuerà a sostenere in sede di diritto le argomentazioni che purtroppo non sono state ascoltate da chi rappresenta le istituzioni cittadine». Conclude i componenti di “Salviamo gli alberi”: «E’ certo prerogativa di un Sindaco e della sua Giunta governare e realizzare progetti per la città, ma è anche loro dovere rispondere nel merito alle legittime domande e osservazioni di ogni singolo cittadino. Un’opera costosa e importante come quella di Piazza Giovanni XXIII avrebbe richiesto un’informazione puntuale e un confronto trasparente dell’Amministrazione con la cittadinanza, che non ci sono stati. Con il suo atteggiamento, la Giunta nega risposte e manifesta arroganza non verso il Comitato, ma verso le centinaia di persone che stanno chiedendo con una petizione di salvaguardare gli alberi della piazza».

Mi spiace per i comunisti

La maggioranza ha incassato il colpo ma prosegue dritta per la sua strada, convinta che non appena il Tar entrerà nel merito della questione verrà confermata la legittimità del progetto. Lo dice l’assessore ai Lavori pubblici Sandro Rech, definendo le spese legali che il Comune dovrà sostenere «una spesa inutile, creata da questi signori, che sarà pagata da tutti i gallaratesi». Sulle pagine del quotidiano La Prealpina sono intervenuti invece il sindaco Andrea Cassani e il capogruppo della Lega Stefano Deligios. «Mi spiace per tutti i comunisti che preferirebbero una piazza della stazione degradata, buia e senza telecamere, ma noi la sistemeremo comunque», ha dichiarato il primo. Il progetto va avanti, ha ribadito il secondo, perché riqualificare piazza Giovanni XXIII significa non soltanto ridare decoro a un’area che non viene toccata da anni, ma anche risolvere un problema di sicurezza che persiste da anni.

Alberi e sicurezza

Sulla vicenda è intervenuta nelle scorse ore anche Margherita Silvestrini, consigliere comunale del Pd e candidata sindaco del centrosinistra per le Amministrative 2021. «La riqualificazione della piazza è necessaria principalmente al ripristino della sicurezza, non credo proprio che l’abbattimento degli alberi sia funzionale allo scopo», incalza. «Come amministratrice di opposizione rilevo anche che quella che qualcuno definisce “l’opera che distinguerà questa amministrazione”, viene presentata e discussa a pochi mesi dalle elezioni senza risolvere il problema della stazione e sprecando un’ingente somma di soldi pubblici. Ciascuno, anche su questo aspetto, tragga le sue considerazioni».

Gallarate, gli ambientalisti: «Il Tar salva gli alberi in piazza stazione»

gallarate piazza stazione alberi – MALPENSA24