Raccolta firme dei residenti per chiedere più sicurezza attorno alla stazione di Gallarate 

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GALLARATE – «Abbiamo timore per l’incolumità di tutti noi», tanto che «la criticità della situazione ci spinge a sollecitare l’attenzione degli amministratori e di coloro che operano in città sul tema della sicurezza urbana per individuare linee di intervento di contrasto alla violenza e idonei a creare un clima di sicurezza e decoro». Non ha toni polemici, ma di chi cerca un sincero aiuto, la petizione che sta circolando negli ultimi giorni in centro a Gallarate e soprattutto attorno alla stazione ferroviaria

La sicurezza in stazione 

La raccolta firme è appena partita e – considerata la delicatezza dell’argomento – è lecito pensare che otterrà numerosi sottoscrittori. E’ indirizzata al sindaco Andrea Cassani, all’assessore alla Sicurezza Germano Dall’Igna a ai vertici cittadini della polizia locale, dei carabinieri e della polizia di Stato. Si tratta di una iniziativa apartitica che la politica guarda con attenzione. Il primo commento arriva da Europa Verde Gallarate, che attraverso Filiberto Zago fa sapere di non aver sottoscritto la petizione per alcuni contenuti specifici, pur condividendone il principio: «Quartiere stazione di Gallarate sempre lasciato fuori da ogni regola civile, nonostante le false promesse del nostro sindaco». Di sicurezza si era tornati a parlare anche in consiglio comunale lo scorso novembre, con il Partito democratico che denunciava «un evidente peggioramento» mentre Fratelli d’Italia difendeva l’operato dell’amministrazione comunale: «L’assunzione di tre agenti è una testimonianza, così come la riqualificazione della piazza della stazione che ha contribuito a mettere un po’ di ordine e a renderla più sicura, pur con tutte le difficolta che ci sono in quella zona. L’attenzione è massima, si può sempre fare meglio ma non stiamo sottovalutando il problema».

La parola ai cittadini 

Ora, a distanza di due mesi, fanno sentire la loro voce i cittadini. Di seguito il testo integrale della petizione:

Siamo residenti o domiciliati a Gallarate, abitiamo e lavoriamo in zona centrale, tra Via Cavour, Piazza San Lorenzo, Piazza Giovanni XXIII, Via Borghi, Via Cantoni, Piazza Risorgimento, Via XXV Aprile, Via San Giovanni Bosco e aree limitrofe che non stiamo ad elencare.
Da molti mesi stiamo notando un netto peggioramento delle condizioni in cui versano le strade, le aree pubbliche, i portici dal punto di vista sociale e anche ambientale: a tutte le ore del giorno e della notte i giardini della piazza della stazione, i portici, i marciapiedi, ogni luogo dei quartieri menzionati sono trasformati in punto di ritrovo per bere, fumare, ascoltare musica a tutto volume, importunare le persone che attraversano gli spazi (con anche minacce verbali e in alcuni casi fisiche), vomitare e urinare.
Complici di tale situazione sono i negozi che a qualunque ora vendono bevande e si trasformano in bar improvvisati senza controllo alcuno.
In molte occasioni in questi ultimi mesi a fronte di molteplici segnalazioni dei residenti la Polizia Locale è intervenuta migliorando la situazione in situazioni specifiche, particolarmente difficili e anche, a nostro giudizio, pericolose.
Abbiamo timore per l’incolumità di tutti noi, in particolare per le donne, spesso prese di mira, per gli anziani, per i giovani; il centro storico, “biglietto da visita” della città si è trasformato in un’area depressa, malfrequentata e anche (o di conseguenza) sporca, con grande perdita di valore degli immobili che gravitano proprio su quest’area: in particolare ci riferiamo alla piazza Giovanni XXIII, ai portici di via Borghi e via Cavour, alla piazza Risorgimento, dove sostano indisturbati bande di uomini senza scrupoli né orari, indifferenti al vivere sociale.
La criticità della situazione ci spinge a sollecitare l’attenzione degli amministratori e di coloro che operano in città sul tema della sicurezza urbana per individuare linee di intervento di contrasto alla violenza e idonei a creare un clima di sicurezza e decoro. 
Ci rendiamo conto che il tema è complesso e richiede risposte articolate e differenziate, tuttavia, chiediamo di poter abitare in serenità la nostra città e a questo proposito ci rendiamo disponibili a collaborare per creare e sostenere soluzioni condivise capaci, tutte insieme, di superare il clima di violenza, paura e disordine che sta imperversando nei nostri quartieri.

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