Gallarate, Sinti contro Cassani: il Tar si riserva. Decisione rinviata a domani

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GALLARATE – Udienza davanti al Tar oggi, giovedì 21 ottobre. I giudici del Tribunale amministrativo regionale chiamati a decidere sulla legittimità o meno dell’ordinanza di sgombero notificata la scorsa estate ai Sinti che occupano l’area di via Lazzaretto si «sono riservati – spiega l’avvocato Luca Bauccio, che patrocina le famiglie stanziatesi sull’area contesa – La decisione rinviata a domani (venerdì 22 ottobre ndr)».

Decisione attesa per domani

A settembre l’avvocato Bauccio aveva impugnato l’ordinanza in questione.   «Il sindaco Andrea Cassani vuole sgomberare i miei assistiti senza che vi sia un’alternativa per la loro sistemazione – aveva spiegato Bauccio – E questo non è possibile. Aggiungo che a luglio abbiamo scritto al sindaco rendendoci disponibili a trovare una soluzione condivisa alla situazione. Inutile dire che la controparte non ha mostrato la benché minima volontà di collaborare. Ma un’alternativa deve essere trovata: è di fatto la principale ragione giuridica con la quale chiediamo al Tar un provvedimento cautelare e quindi una sospensiva». Domani il Tar deciderà se concedere o meno la sospensiva fissando una nuova udienza per entrare nel merito della questione.

La causa civile

Il 27 ottobre alle 9.30 si aprirà, invece, la procedura di mediazione (mediatore sarà l’avvocato Teresa Vitiello) per la richiesta risarcitoria, in sede civile, avanzata dalle famiglie che vivono nell’area di via Lazzaretto nei confronti del sindaco di Gallarate Andrea Cassani. In diverse occasioni il primo cittadino gallaratese aveva detto che rubare l’acqua è un reato e coloro che hanno rioccupato l’area di via Lazzaretto si sono sentiti chiamati in causa. Per questo Bauccio ha incardinato un ricorso in sede civile per diffamazione chiedendo un risarcimento per il danno patito pari a 210mila euro. Se il 27 ottobre Cassani con si costituirà nei giorni immediatamente successivo l’avvocato Bauccio depositerà il ricorso in sede civile dando di fatto il via alla causa.

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