Gallera: “Sull’ospedale unico il sindaco Cassani fa pretattica. Il nodo è la viabilità”

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GALLARATE – Quest’oggi, martedì 12 marzo, si sarebbe dovuta tenere in Comune la commissione congiunta  Urbanistica, Servizi Sociali e capigruppo per fare il punto sulla situazione sanitaria del Sant’Antonio Abate e sull’iter per la realizzazione del polo ospedaliero unico con Busto Arsizio. Ma c’è un rinvio, se ne riparlerà lunedì 18. Riunione importante sia perché vi parteciperà Eugenio Porfido,  neo direttore generale dell’Asst della Valle Olona, dal quale si vorrà sapere quali misure sono state attuate o si intendono attuare per risolvere la carenza degli organici medici e paramedici; sia per risolvere un mistero procedurale buttato lì dal sindaco Andrea Cassani durante l’ultimo consiglio comunale: “Non c’è ancora certezza sulla localizzazione delle aree per costruire il futuro nosocomio”. Affermazione che ha sollevato più di una perplessità. Logico che così fosse: da tempo è stata indicato un vasto appezzamento nel rione bustocco di Beata Giuliana, a ridosso del confine con Gallarate e, quindi, con i discussi terreni lungo la superstrada 336 oggetto di un decennale contenzioso tra proprietari e amministrazione di Palazzo Borghi. Se non lì, allora dove? E perché Cassani pone un punto interrogativo a procedure ampiamente avviate?

L’assessore regionale fa chiarezza

Giriamo i quesiti a Giulio Gallera, assessore regionale al Welfare, che svela senza ulteriori fumisterie l’arcano: “Forse Cassani fa pretattica, nel senso che ci sono ostacoli da superare per quanto riguarda la viabilità della zona. E’chiaro che attorno alla nuova struttura bisognerà prevedere collegamenti adeguati, che possano facilitare l’accessibiltà. Sia Busto  Arsizio sia Gallarate hanno la giusta esigenza di progettare una circolazione efficiente, che non crei problemi agli utenti”.

Soldi dalle strutture che verranno dismesse

E dunque?  “Dunque bisognerà capire come pagare questi interventi. Gallarate ha anche il problema dell’eventuale utilizzo di alcune aree ora vincolate (quelle della 336, ndr), ma il nodo da risolvere sono gli ulteriori finanziamenti”. Una grana in più. E’ così? “Non direi – sono sempre parole di Gallera – perché potremmo trovare il denaro necessario dal riutilizzo delle strutture ospedaliere che verranno dismesse e, comunque, se ciò non sarà possibile pagherà la Regione, senza pesare sulle casse municipali: Cassani deve stare tranquillo in questo senso. Da parte nostra c’è la massima disponibilità, l’ospedale unico tra Gallarate e Busto Arsizio è una delle priorità di Palazzo Lombardia che, a questo punto, non intende affatto tirarsi indietro. Per il resto, posso capire il sindaco di Gallarate, ma l’area per costruire il futuro edificio ci è stata indicata congiuntamente sia da Busto Arsizio sia da Gallarate. Ora si può anche dire che non ci sono ancora certezze, ma non con la macchina procedurale e burocratica in corsa. E con decisioni già prese”.

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