GEMONIO – Eseguita oggi, giovedì 13 luglio, l’autopsia sul corpo di Giusy Caliandro, la 41enne, uccisa lo scorso primo luglio a Gemonio a due passi da via Garibaldi, davanti alla casa dove la vittima abitava. I famigliari, assistititi dall’avvocato Fabio Bascialla, hanno nominato quale perito di parte il dottor Gianluca Cristina.
L’autopsia
Nulla trapela sull’esito dell’esame autoptico; le indagini sono coperte dal massimo riserbo. Il nome e il volto dell’assassino sono noti agli inquirenti; l’uomo è tuttavia ancora ricercato. Anche all’estero. Presumibile, però, che a uccidere la 41enne siano stati politraumi da schiacciamento se non un emorragia. L’assassino ha utilizzato l’auto, dalla quale la vittima è scesa dopo un litigio stando ai testimoni, come una pistola. Ha fatto retromarcia, preso la mira, e poi ha schiacciato Giusy contro un muro. I sanitari parlavano informalmente di costole in frantumi.
Il funerale
Se il nome dell’assassino è noto e le ricerche sono a tutto campo, è stata anche trovata e sequestrata l’auto utilizzata per l’omicidio con i chiari segni dell’investimento, il movente resta un mistero. Giusy era benvoluta da tutti. Ora l’attesa è per i funerali. I famigliari vogliono dare degna sepoltura e pace alla donna. Ad ora la procura non ha ancora dissequestrato la salma. Potrebbe farlo nelle prossime ore. I funerali potrebbero essere officiati, probabilmente a Tradate, città originaria Giusy dove la famiglia vive, già lunedì. Ma una data certa non è ancora stata fissata.