Germignaga, i segreti della chiesa di San Giovanni e del castello “fantasma”

GERMIGNAGA – Il 2024 sarà l’anno della verità per i frammenti di storia custoditi dalla chiesa di San Giovanni Battista a Germignaga. Il luogo di culto situato a lato della strada con vista lago che conduce a Brezzo di Bedero era tornato al centro dell’attenzione di appassionati d’arte e storici locali durante l’estate del 2022, con la scoperta di un affresco che era nascosto dietro una nicchia sulla facciata.

I lavori

Non una scoperta casuale, visto che da tempo un gruppo di cittadini si era attivato per svolgere una serie di ricerche dedicate proprio alla chiesa, oggetto di un piano di restauro voluto e finanziato dall’associazione culturale Ra Fiùmm. Un piano che è entrato nel vivo nelle scorse settimane con la pulizia delle parti in pietra dell’edificio – che erano annerite e ricoperte di muschio – con il rifacimento dell’intonaco e la sistemazione dell’antico portone, riportato al suo colore originario dopo accurati rilievi.

I misteri dell’affresco

La parte più attesa del progetto però è quella che prenderà il via in primavera con il restauro dell’affresco venuto alla luce nell’estate del 2022. Un’opera che raffigura la Madonna di Loreto e che risale al 1500. Ma soprattutto un’opera che ha ancora molto da raccontare, a cominciare dalla sua origine e dall’identità dell’artista che l’ha realizzata: un nome ancora avvolto nel mistero.

Da decifrare anche la presenza di graffiti di colore rosso sullo sfondo dell’affresco. Segni che rimandano alla forma di imbarcazioni a vela e a remi, ricorrenti nelle rappresentazioni della Madonna di Loreto, ma posizionate in modo apparentemente illogico nello scenario dell’opera germignaghese, e poi appunto solo accennate con dei deboli tratti.

Le risposte potrebbero arrivare dai restauratori che si occuperanno di pulire e ritoccare dove possibile il colore, ma anche dall’incessante attività di studio portata avanti dallo storico di Germignaga Renzo Fazio e da tutto il gruppo dell’associazione Ra Fiùmm.

Il passato medievale

L’associazione nei mesi scorsi ha inoltre commissionato un’indagine condotta con georadar per provare a captare la presenza di elementi d’interesse nel sottosuolo della chiesa. Si tratta di un secondo filone della ricerca che riguarda la storia medievale del borgo, e che potrebbe condurre a nuove scoperte sul castello di Germignaga che proprio in epoca medievale sorgeva in prossimità dell’attuale chiesa di stampo romanico. I rilievi sono stati eseguiti da personale specializzato con un particolare strumento in grado di analizzare il terreno fino a cinque metri di profondità e senza ricorrere a demolizioni. Ora si attendono i risultati.

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