Gian Luca Rossi “saluta” Icardi e tiene Lautaro: “L’Inter non la vedrà neanche dipinta”

 

Campionato bloccato in attesa di una programmazione credibile con il coronavirus che aleggia ancora minaccioso. Il noto giornalista e opinionista di Telelombardia, Gian Luca Rossi, ha detto la sua anche a proposito del futuro di Mauro Icardi, dato di ritorno ad Appiano Gentile. Calcio e coronavirus corrono purtroppo di pari passo.

Come ripartirebbe con la stagione interrotta?

Per me anche se la data di ripresa, per paradosso, fosse gennaio 2021 sarebbe giusto riprendere da dove avevamo sospeso. Non sono disposto a subire l’onta della fretta dei tempi convenzionali. C’è stata una competizione la coppa delle Fiere che durò tre anni tra il 1955 e il 1958. Era la prima edizione. Non so perché la fecero durare tre anni ma così fu. Ed era a gironi. La vinse il Barcellona dopo una gara di andata e ritorno. E il Barcellona che l’aveva vinta, con giocatori come Suarez, non era di certo una squadretta. È già successo quindi che per motivi meno seri sia accaduta una cosa del genere. Non vedo perché non possa ricapitare.

Tra Lotito e Cellino da che parte sta Gianluca Rossi?

Cellino dice che non vuol giocare perché teme di retrocedere. Lotito ha l’obiettivo dello scudetto e vorrà iniziare a maggio, ma é impossibile che si possa ripartire così presto. È giusto che si decida di ripartire da dove tutto si era fermato. Non sono per cancellare ciò che è già successo. Quando i numeri dei contagi e dei morti saranno tornati in ambito normale, e l’UEFA dirà di andare avanti con i campionati nazionali, sarà giusto ripartire. Facciamo finta si finisca a marzo 2021, ci prendiamo una pausa e poi ripartiremo. Con il trascorrere del tempo si arriverà ad allinearci ai tempi tradizionali.

Il calcio come ne esce?

Si evince dalle statistiche economiche che la SerieA perderà 3 miliardi, 2 La Liga, 1,2 la Premier. Dal punto di vista dell’immagine, la penso come Lippi che da noi venerdì sera ha detto che i calciatori sono meglio nell’animo di come li dipingiamo. Impossibile che un essere umano non si renda conto di ciò che sta accadendo. Ne stanno uscendo male, ma voglio sperare che ben presto si ravvedano

Dei calciatori la cosa che l’è piaciuta meno?

Leggere l’attività social di alcuni ad esempio, penso a Douglas Costa o alla stessa Wanda Nara, è stato molto fastidioso, la ritengo una grave mancanza di rispetto. Come se il mondo normale avesse il tempo di occuparsi di loro. Si comportano come se noi avessimo il tempo di interessarci alle cose che pubblicano.
La cosa che mi ha dato fastidio ad esempio è stata la polemica social tra Wanda e Maxi Lopez. Dico: ma perché non litigate per telefono? Ma si rendono conto di ciò che accade? In un momento come questo non è sensato. Oppure vedere gli scatti pubblicati da Douglas Costa in spiaggia. Cosa che non sta né in cielo né in terra

Sul possibile ritorno di Icardi?

Lo sto aspettando con la massima serenità, tanto l’Inter non la vede neanche dipinta. Chi era andato bene manterrà i privilegi, ma altri che hanno deluso non verranno confermati. Penso ad esempio a gente come Sanchez o Godin. Il mondo non li aspetta.
Conte, uno come Icardi non lo vuole vedere neanche dipinto. Né lui né Marotta. Possono fare un po’ di movimento tra i fans, ma la pacchia è finita. La gente e la società saranno ancora meno disposti a tollerare. Con questa cosa che è capitata è finita. La verità è che lo abbiamo visto fallire anche al Psg. Lì ha dimostrato che se non è il numero uno dello spogliatoio va in difficoltà. Non ricordo una parola di sostegno dei compagni anche quando le cose stavano andando male. È riuscito a seminare disastri. Nessuno ha avuto parole carine per lui. Ad altissimo livello ha fallito. Dovrà scendere di livello, e lo deve unicamente a ciò che ha intorno a sé. Ma anche alla Juve sono troppo intelligenti per prenderlo. Dovrà ridimensionarsi

Futuro calciomercato che tipo di volume d’affari sarà?

Sarà un mercato di bassissimo profilo. Ci sarà meno lavoro anche per i calciatori. O loro tornano sulla terra o altrimenti tantissimi giocatori resteranno a piedi o dovranno offrirsi. Sono d’accordo con Zazzaroni: tu non stai giocando per impossibilità sopravvenuta della prestazione e io non ti pago. Non giochi, non lavori, non prendi i soldi. Nel momento in cui si ricomincia ti pago come ti pagavo prima. Non capisco perché pagare uno che non sta giocando.

Lautaro andrà via?

Lautaro è un esempio tipico del contesto. Il Barcellona, se si continua a non giocare, perderà secondo dati statistici accertati 366 milioni ed è impossibile possa spenderne quest’anno 115 per un giocatore. L’anno prossimo magari sì. Quest’anno nessuno potrà fare colpi di mercato come se non fosse successo nulla.

Gian Luca Rossi-MALPENSA24