VARANO BORGHI – Il difficoltoso processo di integrazione delle donne nella magistratura è iniziato negli Anni Sessanta. E ha portato a risultati insperati fino a pochi decenni fa: col tempo sono state in grado di sovvertire i vecchi dogmi facendo si che oggi più del 50 per cento dei magistrati siano oggi di sesso femminile. E’questo è uno dei dati più interessanti della relazione presentata a Villa Borghi da Sara Cipolla, magistrato in stanza al tribunale di Milano, ospite dell’ultimo meeting del Lions Club Sesto Calende – Somma Lombardo (nella foto in alto con il presidente Nando Torreggiani).
La relazione
Durante la serata ha illustrato le difficoltà nello svolgimento di una funzione giurisdizionale nel campo penale, ricca di insidie e difficoltà legate alla enorme responsabilità nel decidere le sorti di un essere umano, sia esso persona offesa o imputato. Il gip ha inoltre parlato della famiglia e delle difficoltà della vita relazionale, inevitabilmente influenzata dai tempi di occupazione e dal carico di lavoro derivante dalla funzione svolta, ma che con caparbietà ha saputo conciliare, garantendo quindi a se stessa, la soddisfazione di poter vivere pienamente il suo essere donna.
Coerenza e responsabilità
In conclusione, Cipolla ha sottolineato che per lei, coerenza, responsabilità e dubbio sono i punti cardinali dell’esperienza professionale e umana della donna che svolge il ruolo di giudice, indicando a tutti i presenti, che il suo essere magistrato, sarà per sempre. La numerosa platea, dopo un caloroso e sentito applauso, ha infine rivolto all’ospite una serie di domande, dando luogo a un piacevole e conclusivo dibattito. Ancora una volta, il Lions Club Sesto Somma si è quindi contraddistinto per la qualità e l’interesse dei meeting, che durante questo anno sociale, stanno affrontando numerose e diverse tematiche sociali.