«Giunta immobile e paese in regresso». UniAmo Dairago all’attacco di Rolfi & C.

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DAIRAGO – «Il bilancio rappresenta perfettamente le difficoltà dell’amministrazione e della sua guida politica assolutamente priva di un progetto di sviluppo complessivo per il paese, cosa che genera un forte malumore nei cittadini dairaghesi che lo vedono regredire». È impietoso il giudizio del gruppo di minoranza UniAmo Dairago dopo l’approvazione del Dup-Documento unico di programmazione e del bilancio di previsione 2023-2025 dell’amministrazione Rolfi (nella foto, l’aula del consiglio comunale).

«Il Dup, che è la guida strategica e operativa degli enti locali, è di una desolazione incredibile: sparito tutto, anche i cavalli di battaglia della maggioranza come la città dei bambini e il bilancio partecipato, di cui non sono stati realizzati i progetti risultati vincenti nel 2021. C’è un delegato al commercio ma nel Dup la parola “commercio” non compare nemmeno una volta. Mentre il bilancio di previsione, programmazione, progettazione semplicemente non ha nulla».

Borin: «Dup in ritardo e vuoto»

Nella dichiarazione di voto (contrario) il gruppo consigliare di cui è capogruppo Milvia Borin ricorda che il Dup «doveva essere presentato al consiglio comunale nel novembre del 2022 e invece è arrivato con 6 mesi di ritardo. Contrariamente a quanto ci aspettavamo, non ci è stato presentato un documento più dettagliato e approfondito, ma un mero documento compilativo che riporta unicamente le attività in essere e che già funzionano sul territorio da tantissimo tempo. Mancano le linee di mandato, mancano le promesse fatte agli elettori, manca la visione prospettica di un paese e della sua comunità».

Quanto al bilancio, «appare evidente come sia sofferente ed elaborato con l’unico scopo di adempiere ad un obbligo di legge e di liberare gli uffici dalla morsa di una contabilità che lavora ancora oggi in esercizio provvisorio». L’elenco delle lacune è lungo e comprende le piste ciclabili, gli interventi alla palestra della scuola elementare, il rifacimento della pista di atletica, la riqualificazione del giardino della scuola media e ancora i display luminosi, il percorso vita, la struttura polifunzionale, lo spazio pubblico da riqualificare per i giovani, gli orti sociali, la riqualificazione del centro storico, il decoro urbano e il potenziamento del Corpo di Polizia locale. «Tutte proposte declamate in campagna elettorale – ribadisce UniAmo Dairago – e poi inserite nelle linee di mandato. E lì rimaste».

Dalle strade allo sport, tutto fermo

Non basta. «Non troviamo nessuna parola o proposta concreta su attività che dovrebbero essere prioritarie in questo momento: la sicurezza stradale per i pedoni, neanche dopo che un nostro giovanissimo concittadino ha subìto un grave incidente sulle strisce pedonali proprio nelle vicinanze del Comune; l’efficientamento energetico delle strutture comunali (si è concluso da poco il rifacimento del tetto comunale, ma nessun intervento al riguardo è stato realizzato), per cui in due anni abbiamo dovuto spendere per le utenze 500.000 euro in più rispetto agli anni precedenti; il sostegno allo sport: basta ascoltare le parole ancora vaghe e confuse dell’assessore Brumana circa gli interventi da attuare per la riapertura del centro sportivo comunale che ancora oggi risulta abbandonato, o pensare alla cancellazione della consulta sportiva in un territorio già messo in ginocchio dagli inutili interventi alla palestra delle scuole medie, rimasta chiusa per quasi tre anni».

«Nessun confronto con i cittadini» 

Insomma, per i consiglieri Milvia Borin e Sergio Lascala «siamo nell’immobilismo totale. Un altro documento di importanza fondamentale per il governo del territorio, il Pgt, è scaduto da due anni e non è stato aggiornato. La tariffa puntuale avviata fin dal 2018, aumentando la Tari per i cittadini, non è mai partita e la spiegazione addotta è che “stanno caricando ancora i dati sul computer”. E l’abbandono del campo sportivo, che doveva essere il fulcro dell’attività amministrativa con 200.000 euro investiti e invece è in balìa dei vandali, ha portato alla fuga dal comune di tutte le squadre di calcio. La maggioranza – concludono – si sarebbe resa maggiormente conto di queste come di altre necessità se, come da programma elettorale, avesse mantenuto la promessa di incontrare i cittadini ogni due mesi, nelle diverse contrade».

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