Il 25 aprile divide Busto. Sindaco con Bella ciao, gli antifascisti «lontano dal palazzo»

BUSTO ARSIZIO – Tra il Tempio Civico e il Monumento ai Caduti di piazza Trento e Trieste le celebrazioni ufficiali del 25 aprile delle istituzioni, con la regia condivisa tra Anpi e amministrazione comunale, in piazza Vittorio Emanuele il «25 Aprile antifascista lontano dal palazzo» del comitato antifascista e delle forze della sinistra extra-consiliare, che ha avuto tra le adesioni anche i No Green Pass di Assemblea Popolare. Quelle che fino allo scorso anno erano sensibilità diverse, sono ormai diventate un vero e proprio solco, che ha spaccato in due le manifestazioni per il Giorno della Liberazione.

Il “Bella ciao” di Antonelli

Nella manifestazione ufficiale il sindaco Emanuele Antonelli ha scelto le parole della senatrice Liliana Segre per spiegare il senso delle celebrazioni: «Ha detto con semplicità, ma con grande forza, che quest’anno non sarà possibile cantare “Bella Ciao” senza pensare al popolo Ucraino che si è svegliato una mattina e ha “trovato l’invasor”». E poi ha invitato a rilanciare le celebrazioni dopo gli anni della pandemia, con l’obiettivo di «riportare i giovani e i ragazzi, senza i quali non si può pensare di parlare di pace e di futuro», al di là dei protocolli. «Sono utili a preservare la memoria tutte le iniziative che danno occasione di discuterne, finanche le polemiche per le dichiarazioni del presidente di Anpi». Riferimento al numero uno nazionale Pagliarulo, che ha fatto discutere per le sue posizioni contro l’invio di armi in Ucraina.

Motivo per cui il presidente dell’Anpi di Busto Liberto Losa ha ritenuto opportuno chiarire la posizione della sua associazione dopo il polverone dei giorni scorsi: «Siamo sconvolti che in Europa sia tornata una situazione di guerra e di invasione di una Nazione indipendente. L’Ucraina deve essere aiutata in tutti i modi possibili a difendersi ma pensiamo che non vada tralasciata nessuna azione diplomatica tendente a riconquistare la pace, anche se possa apparire velleitaria». L’oratore ufficiale, il prof. Robertino Ghiringhelli, ha invece ricordato che «Busto Arsizio è stata la prima città lombarda liberata, prima ancora di Milano».

La piazza “alternativa”

Rispetto alle celebrazioni istituzionali la distanza si è ampliata, per il comitato antifascista e le forze della sinistra “extraconsiliare” che hanno scelto anche quest’anno il palco di piazza Vittorio Emanuele, dove sono comparsi striscioni e bandiere ed è stata formata una grande bandiera arcobaleno della pace, con il sottofondo di canti partigiani e delle parole microfono aperto. In campo ADL Varese, Antifascisti sempre, Emergency, Sinistra Chiara per Busto, Movimento per Busto, PCI Busto Arsizio, Rete studenti medi Varese, Rete cooperazione educativa, ma anche il Circolo LaudatoSì San Francesco e i No Green Pass di Assemblea Popolare. Nonostante l’assenza, tra gli aderenti, dell’Anpi di Busto, Elis Ferracini, a nome del comitato antifascista, si è schierato con il presidente nazionale dei Partigiani Gianfranco Pagliarulo, «sotto attacco vigliacco perché chiede pace e verità e di fermare l’escalation», prima che diventi «un tunnel di orrore senza fine».

Le accuse da destra a sinistra

E se nel discorso introduttivo Ferracini rimarca che «la Liberazione noi la chiamiamo lotta e non guerra» e invoca «lo smantellamento della Nato», è soprattutto la politica locale a finire sotto attacco da parte della contromanifestazione. «Da anni crediamo che il governo di questa città non possa incarnare i valori della Resistenza, ma quest’anno la distanza si è ampliata a causa della guerra. Non ci riconosciamo nei modi e nei contenuti che hanno portato al voto unanime del consiglio comunale alla mozione contro la guerra degli inizi di marzo». Sotto accusa «l’imbarazzo per la mediazione» che ha coinvolto anche «cuori neri e gente che lisciava il pelo a Putin», ma anche «il livello inaccettabile del dibattito», fino a definire «volgare questo modo di trattare le tragedie della storia al pari della scelta tra la pace e il condizionatore».

busto arsizio 25 aprile – MALPENSA24