Il “bustocco” Cimmino (Yamamay) in corsa per fare il sindaco di Napoli

BUSTO ARSIZIO – Sarà il bustocco d’adozione Gianluigi Cimmino, amministratore delegato di Yamamay e Carpisa, il candidato sindaco del centrodestra a Napoli? Il suo nome è stato fatto dalla Lega nella corsa a tre per la leadership della coalizione, con quelli del magistrato Catello Maresca (sponsorizzato da Forza Italia) e dell’avvocato Sergio Rastrelli (in quota FdI, figlio di Antonio, primo governatore di centrodestra della Campania): l’obiettivo è la successione di Luigi De Magistris, il cui mandato scadrà nel 2021. «Voglio impegnarmi e portare a Napoli il modello di efficienza amministrativa del Nord» le prime dichiarazioni di Cimmino. Che ha ricevuto l’endorsement del leader della Lega Matteo Salvini: «Napoli ha bisogno di uomini di valore come lui».

Bustocco d’adozione

Classe 1973, Gianluigi Cimmino ha vissuto per circa 15 anni a Busto Arsizio (come anche la sorella Barbara e il cognato Francesco Pinto) – dopo aver fondato nel 2001 l’azienda Inticom Spa, che lanciò il brand Yamamay, insieme alla famiglia Garda di Samarate – e lavora a Gallarate, nel quartiergenerale Yamamay di via Carlo Noè. Ma Napoli è la sua città e gli è rimasta nel cuore: «Sono vent’anni che faccio base in Lombardia e il mio lavoro mi porta continuamente in giro per il mondo – ha dichiarato Cimmino nell’intervista a “Il Mattino” di Napoli in cui è uscito allo scoperto – questo mi ha consentito di capire che la mia Napoli non solo è la città più bella del mondo, ma ha un potenziale che necessita di grandi progetti».

La politica? Questione di famiglia

Del resto, la politica è questione di famiglia per i Cimmino. Papà Luciano, il fondatore del gruppo, è stato a fianco di Mario Monti ai tempi dell’avventura di Scelta Civica: fu eletto deputato nel 2013, nella circoscrizione Campania 1, ma si dimise nel 2015, dichiarando che con l’uscita di scena di Monti era «venuto meno un punto di riferimento fondamentale». Ma anche il cognato di Gianluigi, Francesco Pinto, top manager della compagnia di famiglia e anch’egli “bustocco” di adozione per scelta di vita, pur avendo escluso un suo possibile coinvolgimento diretto in politica, da tempo ormai si sta facendo sentire nel dibattito politico di Busto, pungolando l’amministrazione di centrodestra, e in particolare il sindaco Emanuele Antonelli, sui temi del decoro urbano. Tanto che qualcuno avrebbe accarezzato l’idea di offrirgli una candidatura a sindaco di Busto.

Il modello del Nord

Per ora in gioco c’è Gianluigi Cimmino. Che ha le idee chiare su come impostare un’eventuale corsa alla poltrona di sindaco di Napoli: «So come viene amministrata la maggior parte delle comunità locali del Nord – ha affermato a “Il Mattino” l’amministratore delegato di Yamamay – rappresentano evidentemente un modello di efficienza che dovrebbe e potrebbe essere portato anche al Sud, a partire, ovviamente, da Napoli». Dopo aver più volte tuonato contro la politica, anche nei talk show televisivi, Cimmino si è schierato con Salvini: «Il suo è un modello di buona amministrazione che sostiene lo sviluppo attraverso le imprese».

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