Il Campus e il mistero della società fallita. Brugnone: «Antonelli dica la verità»

busto provincia campis antonelli
Il rendering del campus di Beata Giuliana versione Noka

BUSTO ARSIZIO – «La maggior parte dei soci della Noka service facevano parte anche della compagine societaria della fallita Noka srl. E quanto emerge dalle visure camerali. E il sindaco Antonelli, durante l’ultimo consiglio comunale, quando ha confermato che si tratta di società e di persone diverse, ci ha preso in giro».

L’argomento è il progetto di finanza per la realizzazione del Campus di Beata Giuliana. E chi parla è il consigliere di Italia Viva Massimo Brugnone, il quale in sala esagonale aveva posto una serie di dubbi partendo dalla delibera approvata nella giunta straordinaria prima del consiglio e dal fatto che nel documento viene citata la Noka srl, società dichiarata fallita dal tribunale di Busto e non (come sarebbe invece stato corretto fare) la Noka service. Un “errore materiale”, ha spiegato il sindaco Antonelli in consiglio. Risposta lapidaria che però non ha sgomberato il campo da una serie di interrogativi. Domande che il consigliere Brugnone, visure alla mano, circostanzia con maggior precisione.

Gli stessi soci

«E’ vero – dice Brugnone – che l’amministratore delle due società è cambiato, ma è anche vero che la composizione societaria della Noka fallita e molto simile a quella della Noka service, che fa parte del pool di imprese che hanno elaborato il project financig da 22 milioni di euro del Campus di Beata Giuliana insieme ad altre due società. Ciò significa che in sostanza chi controllava la Noka fallita, controlla anche la Noka service. E quindi, quando il sindaco ha dichiarato che si stava parlando di società e di persone diverse ha detto una bugia».

La composizione societaria della Noka srlNoka srl società palaghiaccio

La composizione societaria della Noka service

Noke service società

I dubbi di Brugnone

La conferma che a “guidare” la Noka service siano gli stessi soci della Noka srl arriva anche dalle quote. In entrambe le società ad avere il maggior numero di quote sono la Bolu invest Bv e la T.H.B. Lubbers Beheer Bv, due società che hanno sede a Lochem (Olanda).

Noke service società
Le quote soci Noka srl
Noke service società
Le quote soci Noka service

«Inoltre – continua Brugnone – il capitale sociale della Noka service, ovvero una della realtà coinvolte nel project financing, è di 10 mila euro. Detto questo credo che sia giusto porre una serie di quesiti e sia doveroso da parte del sindaco dare risposte. Ad esempio: quel è il motivo del fallimento della Noka srl? Quali sono le garanzie finanziarie che daranno su un intervento di così grande importanze anche sotto il profilo dell’investimento? Chi metterà le fidejussioni? Insomma credo che non basti liquidare tutto, come ha fatto Antonelli, con un semplice “si tratta di errore materiale”. Forse occorre qualche risposta più dettagliata e qualche approfondimento che, concludo, mi auguro sia già stato fatto».

Quindi?

Sulla bontà dell’intervento non ci sono dubbi di sorta a Palazzo Gilardoni. Resta il fatto però che sulla questione non mancano passaggi da chiarire. La discontinuità ad esempio. Poiché è vero che le due Noka hanno amministratori unici differenti: Johanna Zevalkink (classe 1955) della Noka srl e Lubbers Thomas Hendrik Bert (classe 1983) della Noka service, entrambi di nazionalità olandese, ma entrambi con domicilio in via Jerago a Besnate, sede sia della società fallita, ma anche della Noka service (che ha sede legale a Rovigo); la solidità e infine la capacità di sostenere un investimento così importante ed eventualmente quali impegni personali hanno rilasciato i soci della Noka. Tanto più che i terreni sui quali sorgerà il Campus di Beata Giuliana non sono di proprietà e quindi non possono essere “spesi” come garanzia dagli investitori. Insomma è giunto il momento di scoprire le carte. E questo lo può fare solo Emanuele Antonelli.

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