Il centrosinistra di Gallarate: «Valutiamo il referendum sul nuovo ospedale»

gallarate ospedale unico referendum

GALLARATE – Nuovo regolamento delle consulte rionali per favorire la partecipazione, interventi puntuali per migliorare la sicurezza stradale, ma sopratutto massima attenzione alla sanità cittadina, contro il processo di depauperamento del Sant’Antonio Abate in attesa del nuovo ospedale unico Busto-Gallarate. Parte da tre proposte concrete l’opposizione del centrosinistra (Pd, Città è Vita, Lista Silvestrini) che per i prossimi cinque anni si vuole porre come voce critica ma propositiva per l’interesse della città. «Il sindaco nel suo discorso di insediamento si è dichiarato aperto alle proposte delle opposizioni: sarò nuovo della politica ma ci voglio credere», dice il consigliere della civica Michele Bisaccia, riunito questa sera in conferenza stampa con i colleghi degli altri due gruppi di coalizione (Giovanni Pignataro, Margherita Silvestrini, Luca Carabelli, Anna Zambon, Cesare Coppe).

Nuovo ospedale

La sanità resta al centro dell’attenzione di Margherita Silvestrini anche al termine della campagna elettorale. «I bisogni sanitari dei cittadini non trovano più risposta: ogni giorno ricevo segnalazioni allucinanti», sottolinea. «Chiedo dunque al sindaco di non aspettare che venga Letizia Moratti da noi, ma andiamo noi a Milano a far sentire la nostra voce». Secondo Bisaccia «c’è un impoverimento del Sant’Antonio Abate sotto tutti i punti di vista che è preoccupante». La soluzione, secondo il centrosinistra, non può essere quella di aspettare il nuovo ospedale unico, perché non sarà pronto prima di otto anni almeno. Sulla realizzazione la loro posizione resta contraria, ma si dicono favorevoli alla proposta di Massimo Gnocchi di indire una consultazione popolare. «Dipende dal testo, ma siamo disponibili a ragionarci: un referendum rafforzerebbe anche la posizione del sindaco nel dialogo con la Regione», rende noto Pignataro.

Sicurezza stradale

Il capogruppo del Pd annuncia anche che la sicurezza stradale sarà nei prossimi cinque anni un tema centrale della loro attività politica. «Stiamo notando un aumento di traffico e di incidenti. Da anni aspettiamo il Put, ma il tempo è scaduto: il momento di parlarne è ora. Attraverso mozioni faremo proposte concrete e non ripeteremo gli errori del passato: su questo punto non accetteremo più rinvii in commissioni che poi non vengono convocate».

Consulte rionali

Infine la partecipazione. Secondo il centrosinistra non si possono ignorare i 18mila gallaratesi che non sono andati a votare. «La colpa è di tutta la classe politica che probabilmente non ha saputo mettere in campo una proposta convincente». Anna Zambon propone di ripartire dalle consulte rionali, riformandole attraverso un nuovo regolamento che incentivi il coinvolgimento della cittadinanza all’attività politica: «E’ ora compito di tutti provare a ricucire il rapporto con i cittadini ed è responsabilità di ciascun consigliere eletto andare a intercettare i gallaratesi che non hanno votato. Questo nuovo regolamento favorisce la partecipazione: auspichiamo ampia convergenza».

gallarate ospedale unico referendum – MALPENSA24