Il cuore di Cassano sostiene la ricerca per il futuro dei bambini down

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CASSANO MAGNAGO – Pierluigi Strippoli, docente di genetica, ha una missione nella vita: guarire la trisomia 21, ovvero il difetto genetico alla base della sindrome di down. Il suo progetto, unico al mondo nel campo della ricerca, rappresenta un grande faro di speranza per la medicina ma allo stesso tempo il suo approccio è totalmente umano. Con l’intento di portare ai cittadini questo duplice messaggio di umanità e speranza, tre associazioni di Cassano Magnago, con il patrocinio del Comune, hanno deciso di portare il professor Strippoli in città per sostenere la sua ricerca: “Una strada verso la scoperta” è l’incontro che si terrà all’auditorio in piazza San Giulio il prossimo 17 aprile.

Sinergia fra associazioni

Grazie alla sinergia di tre solide realtà associative di Cassano – “Più di 21 onlus”, “Amicorum” e “In viaggio sulla loro scia”, il professor Strippoli porterà la sua esperienza «in una realtà molto sensibile al tema, desiderosa di approfondire l’aspetto della ricerca verso la sindrome di down – ha spiegato Gianni Macchi, presidente di Amicorum – e che noi vogliamo in qualche modo sostenere». La serata, anticipata da altri momenti preparatori, sarà infatti occasione per raccogliere fondi e sostenere la ricerca: 9mila euro è l’obiettivo che le associazioni si sono date, per contribuire ai 220mila euro annui che un progetto di questo tipo richiede. «La ricerca non arriva mai ad un punto, è vero – continua Macchi – ma Strippoli, partendo dagli studi di Jèrome Lejeune, ha ristretto di molto il campo della ricerca, accendendo di fatto la speranza. Passeranno anni prima di risultati, ma non possiamo perdere l’opportunità di sostenerlo».

Sosteniamo la ricerca

Ma, oltre all’aspetto scientifico ed economico del progetto del professor Strippoli, cuore dell’incontro sarà l’aspetto umano, il messaggio positivo «che vogliamo far arrivare anche ai nostri giovani», spiega Davide Gianni, di “Aule studenti in Villa”. Per far cambiare lo sguardo, «il pregiudizio nei confronti della sindrome di down, e portare il messaggio dell’importanza della ricerca – spiegano Antonella Civin di “Più di 21” e Fabrizio Pietrobono dell’associazione “In viaggio sulla loro scia” – dato che i risultati di Strippoli potrebbero avere risvolti anche per altre malattie genetiche». «Siamo convinti che la ricerca vada sostenuta – conclude il sindaco Nicola Poliseno – perché purtroppo senza fondi alcuni progetti non possono andare avanti. Impedendo così la possibilità di cura per alcune malattie. L’incontro con il professor Strippoli servirà a creare maggiore consapevolezza grazie a tre realtà che insieme fanno già tantissimo per Cassano».

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