L’astronauta Cristoforetti manda in orbita gli studenti di Gallarate

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GALLARATE – Era una bambina come tante, Samantha Cristoforetti, con comuni fantasie sulle stelle, i pianeti e lo spazio. Non capita esattamente a tutti, però, diventare la prima astronauta italiana e di passare 199 giorni in orbita: una carriera eccezionale che oggi 12 aprile gli studenti dei licei di via dei Tigli a Gallarate hanno ascoltato direttamente dalla voce della protagonista.

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Dall’università in Germania e la laurea in Ingegneria alla possibilità di partecipare alla selezione dell’Esa fra oltre ottomila candidati, nel 2008: vengono scelti soltanto sei astronauti e Samantha è una di quelli. La prima donna italiana, la terza in Europa.
Agli studenti rapiti da chi la Terra la conosce ma l’ha vista da una prospettiva assolutamente straordinaria, Samantha racconta la formazione, lo studio e la ricerca che c’è dietro ogni missione nello spazio, spiega in termini semplici la microgravità e il lancio di una navicella. Ma soprattutto, cosa che incuriosisce tutti: com’è vivere nello spazio? «Chi innanzitutto parla di passeggiate spaziali, fatemelo dire, nello spazio non c’è mai stato: altro che passeggiate! – scherza Samantha – la tuta che indossiamo è una navicella indossabile, pesa molto e bisogna addestrarsi per “camminare” nello spazio». E se nel corso di una missione, come Futura, quella a cui ha preso parte tra il 2014 e il 2015, il tempo lo si dedica ad esperimenti e manutenzione della navicella, c’è anche modo di dedicarsi ad altro: «I colleghi diventano la tua famiglia, a cui tu affidi la tua vita quando ad esempio esci in orbita. Fondamentale è che si vada d’accordo e si crei convivialità». Non mancano dunque i festeggiamenti per compleanni o il Ringraziamento – considerata la presenza americana – e l’allenamento in palestra, «con speciali bici senza sellino per lavorare anche in assenza di peso». I bagni hanno uno speciale sistema idraulico per il riciclaggio dell’acqua «ci piace dire che il caffè bevuto ieri lo trasformiamo in quello di domani» e il tempo lo si trova anche per tagliare i capelli: «Vedete i miei, così corti? Perfetti sulla terra, un dramma nello spazio: ho obbligato il mio comandante a tagliarmeli in orbita, ci ha messo due ore e mezzo». Una passeggiata nello spazio Samantha non l’ha ancora fatta ma di certo può raccontare meglio di chiunque come si vive tra le stelle. E non è escluso che arriverà alla Luna.

Confronto per gli studenti

L’incontro di questo pomeriggio, ultimo di una serie di esperienze che hanno portato i ragazzi a confrontarsi con l’arcivescovo Mario Delpini, il pm Catello Maresca, il giornalista Fabrizio Gatti,  è stato reso possibile graziead un lavoro di sinergia dei licei gallaratesi con l’UST – oggi presente il suo dirigente, Claudio Merletti, e della dottoressa Linda Casalini. A fare gli onori di casa, insieme ai rappresentanti delle forze dell’ordine, anche il sindaco Andrea Cassani.

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