Il nome di Giulia si aggiunge ai 103 femminicidi ricordati a Canegrate

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CANEGRATE – Una installazione per sensibilizzare sulla violenza contro le donne. Ieri, sabato 18 novembre, sono stati collocati in piazza Unità d’Italia a Canegrate due grandi cartelli rossi (nella foto, il primo di essi) che riportano i nomi delle donne vittime di femminicidio dall’inizio dell’anno fino al 1° novembre. Sono 103 nomi. La più giovane aveva 13 anni, la più anziana 95. A questi nomi, purtroppo, se ne aggiungeranno ancora: proprio ieri si è diffusa la notizia di un altro femminicidio, quello di Giulia. I cartelli riportano anche il numero verde antiviolenza 1522, sempre attivo.

L’iniziativa, a cura dell’associazione di giovani Gli Spaesati, è nata all’interno del Tavolo Antiviolenza nell’ambito delle attività per il 25 Novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Un femminicidio ogni tre giorni

Nicole, a nome degli Spaesati, ha raccontato le emozioni che hanno provato nello scrivere questi 103 nomi. Nomi di donne italiane e straniere; alcuni sono ricorrenti, come Maria, Giuseppina, Giulia, ma ogni nome ha una storia. Straziante è stato scrivere più volte “ignota”: donne a cui è stata negata anche l’identità, di cui non conosceremo mai la storia. In media, viene uccisa una donna ogni tre giorni. 

Simona, di Filo Rosa Auser, ha ricordato che i femminicidi sono solo la punta dell’iceberg. La violenza di genere è diffusa in tutte le fasce sociali, riguarda italiani e stranieri, ed è preoccupante che l’età media delle vittime si stia abbassando. Per i promotori dell’installazione, «sarebbe bello se il prossimo anno questi cartelli rossi restassero vuoti e non riportassero alcun nome. Dobbiamo tutti lavorare per questo, soprattutto facendo prevenzione, tramite la cultura e l’educazione».

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