Pd e Terzo polo: «Antonelli prepotente fa una nomina e se ne infischia dei sindaci»

VARESE – «Il mandato di Antonelli da presidente della Provincia si conclude con un ulteriore atto di prepotenza e di non condivisione nei confronti dei Comuni della Provincia di Varese». A una settimana dal voto presidenziale (domenica 29 gennaio) il centrosinistra, guidato dal sindaco di Varese Davide Galimberti, primo firmatario della nota ufficiale, mette a segno l’affondo sulla nomina del presidente dell’Agenzia del Trasporto pubblico.

Prepotenza o sudditanza

Ma c’è anche chi anziché di “prepotenza”, parla di “sudditanza politicadel sindaco di Busto nei confronti del collega di Gallarate Andrea Cassani (che anche segretario provinciale della Lega), ovvero di colui che avrebbe presentato la candidatura di Gianluigi Cartabbia, ex sindaco di Cislago e ora presidente del Tpl. E infine, chi parla, viste le recenti tensioni tra i due big di centrodestra, di mano tesa del bustocco che tra sette giorni si gioca la riconferma sulla poltrona di Villa Recalcati. Una mossa che si spiegherebbe con il fatto che Antonelli, sulla base degli attuali equilibri, avrebbe bisogno di un Carroccio forte e compatto per battere l’avversario Marco Magrini.

Ma torniamo alla nota dei dem, sottoscritta anche dall’assessore di Varese Andrea Civati e da tutti i consiglieri provinciali, Giuseppina Lanza (Terzo Polo) compresa. Quindi più che il nome del nominato, viene contestato il modo in cui è stata confezionata la nomina. Antonelli, infatti, ha pubblicato l’avviso pubblico per soli tre giorni e poi impacchettato il Tpl.

La nota

Siamo di fronte a una forzatura senza precedenti a una settimana dalle elezioni provinciali di Varese che potrebbero sancire, come molti ritengono, il passaggio della presidenza della Provincia a Marco Magrini.

Dopo un avviso pubblicato per soli 3 giorni, in palese contrasto con il vigente regolamento della Provincia di Varese sulle nomine che prevede un tempo minimo di pubblicazione di almeno 10 giorni e sebbene l’agenzia avesse invitato tutti i soci da quasi un mese della convocazione dell’assemblea, il presidente Antonelli e una parte dell’assemblea dell’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale hanno nominato il nuovo presidente dell’Agenzia, l’ex sindaco di Cislago Cartabbia, già sfiduciato dalla sua maggioranza.

Pensiamo che un presidente in scadenza di mandato (mancano soli 8 giorni), come è Antonelli, avrebbe dovuto astenersi dal procedere a una nomina così delicata per tutta la provincia. In più effettuando un blitz con un avviso pubblicato solo tre giorni dal 16 al 19 gennaio. L’agenzia del Tpl è un ente che è sempre stato gestito in modo collegiale da tutte le sensibilità politiche e civiche e interessa centinaia di migliaia di persone, comuni e amministratori.

Purtroppo però Antonelli ha voluto imporre il suo candidato che non è stato sostenuto da tanti territori  rappresentati dall’Agenzia  e soprattutto senza il sostegno di nessuno dei 3 capoluoghi dell’agenzia (Como,  Lecco e Varese).

Ancora una volta, dopo aver impedito a 80 sindaci della provincia di candidarsi alla presidenza della Provincia di Varese con un cavillo, il sindaco di Busto ha dimostrato ancora una volta la totale distanza dalle istituzioni e dal dialogo. Probabilmente neanche le componenti della Provincia sapevano di questa decisione. Che sia una forzatura dalle gravi conseguenze politiche ed istituzionali è data dal fatto che ad esempio la nomina dell’organo di revisione è stata rinviata a dopo le elezioni provinciali di Varese. Quindi ci chiediamo perché non poteva essere accolta anche la richiesta di rinvio avanzata da alcuni comuni  anche per la nomina del presidente e cda?

Seguono le firme di Davide Galimberti, Andrea Civati, Michele Di Toro, Giuseppina Lanza, Carmelo Lauricella, Alessandra Agostini, Cecilia Carangi e Valentina Verga.