Il Pd di Busto ai No Inceneritore: «Noi coerenti. Serve Neutalia per una svolta»

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Maurizio Maggioni e Paolo Pedotti

BUSTO ARSIZIO – «Nessun tradimento». Il PD di Busto risponde a tono alle accuse del Comitato No Inceneritore dopo l’annuncio dell’astensione sulla delibera di fusione di Accam in Neutalia. Lo fa con due distinte note, una a cura del capogruppo in consiglio comunale Maurizio Maggioni, già candidato sindaco per la coalizione con M5S e Verdi, e una della segreteria cittadina, diffusa da Paolo Pedotti, segretario del Circolo e consigliere comunale.

Se Maggioni rivendica «continuità con gli impegni elettorali» sulla chiusura dell’inceneritore «il prima possibile», Pedotti parla di «strumentalizzazioni» sulla posizione dei Dem, «coerente nello sforzo di arrivare alla chiusura dell’attuale impianto attraverso il piano industriale della Newco» Neutalia. Che è, per il PD, «elemento fondamentale affinché si concretizzi la svolta verso l’economia circolare».

La replica del capogruppo Maggioni

Poiché sono stato chiamato in causa nel comunicato del “Comitato NO inceneritore” come partecipe o protagonista di un “tradimento” dell’ impegno elettorale precedentemente assunto, mi vedo obbligato a precisare quanto già sarebbe di per sé chiaro.
Il programma della coalizione che rappresentavo recitava e recita testualmente: “Chiusura dell’inceneritore il prima possibile attraverso la decisione del piano strategico della Newco (Neutalia) nell’ambito di una nuova politica della gestione del rifiuto”.
Ora ho dichiarato: “Il Piano Industriale di Neutalia, che attende di essere definito ed approvato nelle sedi istituzionali, dovrebbe assumere gli obiettivi dell’innovazione nella politica dei rifiuti ed individuare gli strumenti per la loro realizzazione, superando quella che dal punto di vista del Sindaco e della maggioranza sembra essere una semplice prosecuzione dell’attività dell’impianto ex Accam e prevedendo la sostituzione dell’attuale impianto con alternative più innovative ed ecologicamente compatibili».
Chi ha prestato fede a quegli impegni elettorali può constatarne la continuità.
Oggi il fatto nuovo è che “Neutalia” acquisisce il pieno titolo all’operatività e la responsabilità di essere l’interlocutore di un territorio, che spero, da parte sua, sappia proporsi ed agire nel senso e nella direzione di quanto dichiarato nel mio e nostro programma elettorale.

La replica del segretario Pedotti

Dopo le accuse di “tradimento” formulate dal comitato “no Accam”, la segreteria del PD torna sull’argomento per replicare. “Si tratta di accuse infondate che strumentalizzano la delibera di fusione di Accam in Neutalia per diffondere informazioni false sull’impegno che abbiamo assunto rispetto all’attuale impianto” commenta il segretario cittadino Paolo Pedotti che continua “il Pd rimane coerente nello sforzo di arrivare alla chiusura dell’attuale impianto attraverso il piano industriale della Newco. La delibera in discussione non affronta questo passaggio, mentre rafforza la posizione di Neutalia, elemento fondamentale affinché si concretizzi la svolta verso l’economia circolare”.
Già con la posizione assunta durante la precedente campagna elettorale il tema della società è stato scisso da quello dell’impianto. “Sulla prima c’è una forte discontinuità nel management societario che ci fa ben sperare. Inoltre, la Newco è ormai operativa, non ha senso contestarla insieme all’impianto come vorrebbe il comitato perché invece è il principale motore della possibile chiusura dell’impianto” afferma Pedotti “rispetto a questo siamo infatti coerenti nel chiederne la sostituzione con alternative innovative e meno impattanti a livello ambientale. Da parte nostra c’è sempre stata preoccupazione sul mantenere gestione e smaltimento dei rifiuti in loco: non si tratta di un obiettivo alternativo ma complementare”. Non si ferma però qui la replica della segreteria PD al comitato No inceneritore. “Il Pd insieme alle forze della coalizione ha assunto un impegno esclusivo verso i cittadini e non verso il comitato” commenta Pedotti “chi lo compone dovrebbe riflettere sulle soluzioni alternative all’inceneritore, ma non lo fa. Preferisce contestare tutto ciò che si distingue dalla chiusura qui e ora della società e dell’impianto, dichiarandosi ostile a qualunque posizione diversa, che contempli anche soluzioni differenti”. Insomma, il Pd rimanda le accuse al mittente e marca ulteriormente le distanze dopo le ostilità manifestate dal comitato. 

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