Il programma del centrosinistra a Busto. Maggioni: «Destra da panem et circenses»

BUSTO ARSIZIO – «Voglio essere esplicitamente polemico»: Maurizio Maggioni, candidato del centrosinistra, ha deciso di premere sull’acceleratore in questi ultimi giorni di campagna elettorale. E dopo l’attacco al «sindaco di destra imposto da Giorgia Meloni» all’indomani della visita della leader di Fratelli d’Italia, ne sferra un altro all’indirizzo dell’amministrazione uscente di centrodestra. «Dietro lo slogan “io faccio e gli altri chiacchierano”, hanno venduto opere che si sono concretizzate da marzo in poi, vale a dire quando normalmente la consigliatura sarebbe già conclusa se non ci fosse stato il Covid, come se fossero il risultato di un’amministrazione attiva – le parole del candidato del centrosinistra – sono tutte opere che portano il senso di colpa di un’amministrazione che non le ha fatte prima, un po’ come quando Antonelli a pochi giorni dal voto va ad incontrare i condomini per affrontare proteste ormai annose e cercare di risolvere un problema di cui si è disinteressato per più di cinque anni».

«Il nostro programma condiviso»

Maggioni parte all’attacco anche della campagna elettorale di Antonelli e del centrodestra: «Con un candidato sindaco uscente che è fuggito dalle occasioni di dibattito, la campagna si è giocata sul “panem et circenses”, per accreditare l’idea che a Busto non ci siano problemi. Il nostro lavoro invece è stato di tutt’altro spessore, lo presentiamo ora perché ogni gruppo ha elabor»ato le proprie proposte e poi abbiamo fatto il tour dei quartieri per capire i problemi della popolazione. Un programma elaborato con profonda condivisione: io sarà il garante di questa coalizione». Così è nato il Patto per il Cambiamento, che ha suggellato l’alleanza tra il PD e la ex coalizione che sosteneva la candidatura, poi ritirata, di Amanda Ferrario.

La presentazione del programma

L’occasione per alzare il tono della polemica contro il suo competitor Emanuele Antonelli è la presentazione del programma della coalizione tra PD, Movimento 5 Stelle, Verdi-Europa Verde e lista civica Progetto in Comune, ieri 27 settembre nella sala del camino di Villa Calcaterra a Sacconago. Al fianco di Maggioni i rappresentanti delle tre liste alleate, il segretario e capolista del PD Paolo Pedotti, la consigliera uscente (e papabile vicesindaco in caso di vittoria) e capolista dei 5 Stelle Claudia Cerini e il responsabile dei Verdi Andrea Barcucci. Sul web sono state pubblicate le due versioni del programma di coalizione, quella estesa (18 pagine) e quella sintetica. “Una città di tutti e di ciascuno” è il titolo.

Le proposte

Claudia Cerini sostiene che «Busto è rimasta pressoché ferma per 10-15 anni, ha perso terreno e oggi si sta un po’ risollevando grazie ai fondi del governo Conte. Noi prevediamo progetti a breve e lungo termine». Tra i quali «l’urbanismo tattico» nelle piazze e nelle aree da riqualificare a basso costo «per rendere la città più attrattiva» e il centro servizi in zona industriale. E ancora, la trasparenza degli atti e le assunzioni per curriculum nelle società partecipate. «Antonelli ha fatto un manifesto in cui invita a venire a vivere a Busto, ma su che basi? – afferma Cerini – noi diamo una prospettiva: agevolazioni per le famiglie, più verde e spazi per i ragazzi, la fibra in tutti i quartieri». Sul fronte dell’ambiente, è Andrea Barcucci ad illustrare le idee della «città in 15 minuti» contro la constatazione di una «Busto diventata come una borgata di Milano, senza servizi e con il centro intasato nel fine settimana» e della lotta al consumo di suolo per prevenire gli allagamenti. «Non vogliamo che Busto diventi come Venezia senza il Mose». Paolo Pedotti mette in luce la necessità di «contrastare la povertà crescente, tema su cui Busto fa poco» e rivela l’idea di concentrare le deleghe ai servizi sociali e all’istruzione in «un assessorato alla persona, che possa rispondere ai bisogni dei singoli e delle famiglie con un sistema di offerta di servizi integrati».

“Busto città dei quartieri”

Un’attenzione particolare viene riservata ai quartieri, per i quali è stato predisposto un documento ad hoc con le proposte emerse dai tour nelle realtà di periferia. A Borsano, ad esempio, occorre «rilanciare la Casa della salute con i medici di base», come spiega Pedotti. A Sacconago invece il candidato Maggioni bolla come «boutade» la proposta della Lega, presentata al ministro del turismo Massimo Garavaglia, di un albergo diffuso nel centro storico, e annuncia la proposta di «un recupero integrale dell‘ex oratorio di Casa Azzimonti da destinare a centro per le associazioni e le attività sportive con un recupero che coinvolga anche la piazza San Donato in un progetto complessivo di rivitalizzazione del centro, utile anche a valorizzare i negozi di vicinato». A Beata Giuliana il centrosinistra avanza l’ipotesi di «ristrutturazione/riedificazione della Cascina dei poveri da utilizzare come centro di servizio per gli studenti ENAIP e ITE Tosi».

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