GOLASECCA – A settembre Golasecca tornerà alle urne e l’amministrazione del sindaco Claudio Ventimiglia fa il punto della situazione. Gli avvenimenti dell’ultimo periodo legati all’emergenza coronavirus hanno provocato numerosi disagi e il Comune ha lavorato per contenere il problema unendo gli aiuti finanziari di Regione Lombardia e dello Stato. Ora si pensa a ripartire, con una serie di progetti che includono interventi di riqualificazione, sostegno economico ai cittadini e la possibilità di organizzare i centri estivi. E a proposito della fine del mandato, il vicesindaco Bruno Specchiarelli: «Continueremo con questa amministrazione, abbiamo molti progetti».
I fondi della crisi e gli investimenti pubblici
Lo Stato ha pensato anche a Golasecca, inviando poco più di 14mila euro da utilizzare in buoni pasto. «Sulla base di un bando – ha spiegato il vicesindaco – abbiamo destinato questi sussidi soprattutto a chi ha avuto più problemi durante l’emergenza, riuscendo ad aiutare fino a 65 famiglie». La modalità di impiego dei buoni ha seguito due metodi diversi, dividendo la cifra totale in due metà. «I primi 7mila sono stati investiti in buoni da 50 euro l’uno, da spendere alla Lidl di Sesto Calende. Gli altri invece valevano 10euro ciascuno da utilizzare in paese, dal prestinaio o dal fruttivendolo, oltre che in farmacia», ha sottolineato Specchiarelli. E così Regione Lombardia, che ha mandato il suo contributo di 100mila euro da investire in opere pubbliche. Di questi, circa 70mila serviranno a ristrutturare il lato del Comune occupato dagli uffici tecnici, con interventi che riguardano il servizio igienico e la sistemazione di infissi e controsoffitti. Il resto, invece, verrà utilizzato principalmente per intervenire sui punti luce che ancora non sono stati sostituiti dai led.
Altri interventi
«Prima della fine del mandato – prosegue Specchiarelli – abbiamo in mente anche altri progetti. Tra gli altri, preme la riesumazione delle salme al cimitero, in accordo con le famiglie, per fare spazio nel campo comune». Un pensiero rivolto anche alle attività che ora stanno ripartendo dopo il lockdown. «Abbiamo pensato di ridurre del 50% la Tari a chi negli ultimi mesi non ha potuto lavorare, quindi parrucchieri, ristoranti e all’agriturismo», insiste il vicesindaco. «In questo modo vogliamo mandare un segnale importante come amministrazione, non è molto ma è qualcosa». Con la fine delle scuole irrompe anche il problema centri estivi, paletto fisso di molti Comuni alle prese con il rispetto delle restrizioni ancora in atto. «Solitamente le nostre rette settimanali sono da 20 o 30 euro – spiega Specchiarelli – ma quest’anno il problema è riuscire a coprire le spese obbligatorie alle associazioni, per avere educatori sociali che garantiscano la sicurezza dei bambini». Motivo che tuttavia non sembra scoraggiare l’amministrazione, che proverà a far partire il 29 giugno le attività in programma all’oratorio san Luigi.