Il violino del mare costruito col legno delle barche dei migranti suona a Varese

VARESE – È uno strumento musicale diverso da tutti gli altri quello che suonerà nella serata del 15 dicembre presso la Sala Montanari a Varese. Un incontro dedicato alla storia del “violino del mare”, realizzato nel carcere di Opera con il legno delle barche usate dai migranti per arrivare in Italia. A suonarlo sarà il maestro Claudio Andriani.

Testimone del dolore

Un violino che vuole essere testimone del dolore e nello stesso tempo generare, attraverso l’arte e la bellezza, una cultura che si opponga a quella dell’indifferenza. L’evento, che si svolgerà a partire dalle 21 di giovedì 15, è organizzato da Cgil Varese, Associazione 100venti, Cooperativa lotta contro l’emarginazione, Enaip Lombardia, Cooperativa Intrecci. Il progetto “Metamorfosi”, all’interno del quale viene costruito il violino, nasce nel dicembre 2021 da una collaborazione tra la Fondazione Casa delle Arti e dello Spirito di Milano, il Ministero degli Interni, l’Agenzia delle Accise Dogane e Monopoli e il Dap (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria). Il progetto è stato insignito della medaglia del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Parole e note

Il racconto di questa esperienza passerà attraverso momenti diversi: da un lato la storia di com’è nata, con gli interventi di Arnoldo Mosca Mondadori, presidente della fondazione, di Luca Benini (responsabile di Adm Canale di Sicilia) e di Enrico Allorto, maestro liutaio. Verrà proiettato il cortometraggio Metamorfosi, un canto del mare, già presentato ai recenti festival cinematografici di Venezia e Roma. Sarà presente il regista Giovanni Pellegrini. A seguire un concerto che vedrà il maestro Claudio Andriani suonare “il violino del mare” e Danilo Rossi, già prima viola del Teatro alla Scala di Milano, “la viola del mare”. Concluderà la serata la testimonianza di Mamadou Sissoko, che proprio a bordo di uno di quei barconi ha raggiunto l’Italia.