ITS, dove s’incontrano domanda e offerta di lavoro. Convegno a Busto con Guidesi

BUSTO ARSIZIO – ITS, la formula “magica” dove la domanda e l’offerta di lavoro si incontrano. L’acronimo sta per Istruzione Tecnica Superiore e ai Molini Marzoli si è svolta una mattinata di dibattito e testimonianze su questa realtà formativa sempre più essenziale per superare il “mismatch” tra chi cerca professionalità, soprattutto tecniche, e chi cerca occupazione. «Occorre dare impulso agli ITS – l’appello lanciato dall’assessore regionale allo Sviluppo economico Guido Guidesi – dando alle aziende un ruolo più decisivo».

Il convegno

Si è svolto questa mattina, 2 aprile, ai Molini Marzoli un convegno sull’Istruzione Tecnica Superiore organizzato dal Tavolo dello Sviluppo economico (a cui siedono, con il Comune, anche Univa, Conartigianato e Confcommercio). Al tavolo dei relatori la Provincia di Varese, i responsabili degli ITS del territorio (ITS Cosmo, ITS INCOM, ITS Lombardo mobilità sostenibile e ITS Red Academy), ma soprattutto le testimonianze di imprenditori che hanno assunto giovani formati negli ITS ed ex studenti che, grazie alla preparazione degli ITS, sono entrati con successo nel mondo del lavoro.

Busto all’avanguardia

In platea, oltre a studenti, genitori, dirigenti scolastici e docenti, anche imprenditori e rappresentanti delle associazioni di categoria, tra cui i presidenti (entrambi bustocchi) di Univa Roberto Grassi e di Ascom Confcommercio Rudy Collini. E Busto da questo punto di vista fa scuola: ben due dei quattro ITS della provincia di Varese hanno sede in città, Incom specializzato nell’ambito dell’information technology e Cosmo che ha recentemente riempito il nuovo corso sulla sostenibilità nel tessile. E tra i progetti dell’amministrazione c’è anche quello di insediare una sede di ITS Lombardo all’ex Macello civico per avviare un corso dedicato alla logistica sostenibile.

Maffioli: «ITS da non sottovalutare»

«Al tavolo istituito l’estate scorsa, abbiamo riscontrato la difficoltà con cui domanda e offerta di lavoro si incontrano – sottolinea la vicesindaco e assessore allo sviluppo economico Manuela Maffioli – spesso le aziende, pur volendo assumere, non trovano profili professionali adatti. Sul territorio ci sono quattro ITS, ma qualcosa ancora non funziona, ci sono nodi da sciogliere, soprattutto quelli culturali, legati alla sottovalutazione delle potenzialità di questi istituti».

Cerana: «Pregiudizi da superare»

«Oggi gli ITS sono considerati come occasione di specializzazione destinata forse di più agli studenti che escono dagli istituti tecnici e professionali, ma l’interesse può diventare più ampio, e in sala ci sono anche dei liceali – aggiunge l’assessore alle politiche educative Daniela Cerana – oltre a far superare il pregiudizio con cui si guarda agli ITS, è fondamentale favorire il dialogo tra mondo dell’impresa e mondo della scuola, perché si possa costruire una vera filiera, che parta dalle scuole superiori».

Guidesi: «Impulso al sistema»

«Per dare davvero un impulso decisivo al sistema degli ITS, che in Lombardia ha risultati molto significativi, e fare in modo che si realizzi il matching tra domanda e offerta di lavoro – la conclusione dell’assessore regionale allo sviluppo economico Guido Guidesi – è indispensabile che le aziende abbiano un ruolo più decisivo nell’orientamento e nella definizione dei percorsi formativi, la futura riforma della pubblica istruzione ne dovrà tenere conto».

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