Jerago, abbattuti 20 tigli in viale Rejna. «Gravemente malati. Erano un pericolo»

JERAGO CON ORAGO – Ruspe in viale Rejna: è iniziata questa mattina, 5 luglio, l’operazione di abbattimento di 20 tigli dichiarati «gravemente malati» da un agronomo, con tanto di perizia tomografica. «Le immagini dei tronchi cavi confermano in pieno la perizia – sottolinea il sindaco di Jerago con Orago Emilio Aliverti – visti i recenti episodi, abbiamo accelerato l’iter, perché la sicurezza viene al primo posto. Ora siamo più sereni». Resta il cruccio, da parte dell’amministrazione, sulla bocciatura del progetto di riqualificazione complessiva: «Una volta completate ripiantumazioni e potature, rimarrà un viale non uniforme e senza pista ciclabile. Ma così ha deciso il Ministero della cultura».

L’operazione

Quella sul viale dei tigli era stata una delle battaglie più accese del primo quinquennio del sindaco Aliverti, con l’opposizione che si era battuta – spalleggiata da un comitato – per la salvaguardia del viale dal progetto di sostituzione integrale degli alberi. Ora, con gli abbattimenti dei 20 tigli dichiarati malati, la riqualificazione autorizzata dalla Soprintendenza entra nel vivo. Gli alberi tagliati – che sono quasi un terzo dei 66 che compongono lo storico viale – verranno sostituiti: «Ne ripiantumeremo in tutto 30 – spiega il primo cittadino – dato che saranno rimpiazzati anche alcuni alberi che erano già stati abbattuti dalla Finnord», l’azienda meccanica proprietaria di una parte delle piante del viale. In realtà, come ricordato sui social da un allora delegato sindacale di Finnord, una delle piante malate anni fa era caduta sull’auto di un dipendente dell’azienda parcheggiata lungo il viale.

L’accelerazione

L’operazione è stata accelerata, fa notare Aliverti, per via della «situazione meteorologica particolarmente instabile» che avrebbe aumentato il rischio di crolli. «La maggior parte degli alberi malati sono vicini tra di loro e vicini alle case, e sullo stesso lato» fa sapere il sindaco, il che confermerebbe il “contagio” in corso. «Col riposo vegetativo, quest’inverno, l’intervento sarà completato con la rivalutazione dei casi incerti, la potatura di tutti gli altri e la ripiantumazione con giovani alberi – annuncia Emilio Aliverti – l’assurdo è realmente aver dovuto attendere così tanto, e sopportare polemiche pretestuose e fuori dalla realtà da parte della nostra opposizione, con la conseguenza di aver dovuto investire ulteriori fondi in perizie dettagliate, per un intervento che era palesemente indispensabile. Le conclusioni le tireremo quest’inverno. Ad operazione completata».

Le polemiche

Nonostante le prove pubblicate sui social sulle condizioni di salute delle piante tagliate, sul profilo del sindaco Emilio Aliverti si sono abbattute polemiche, con diversi cittadini che gridano allo “scempio”. «Abbiamo fatto quello che era già deciso e comunicato pubblicamente in piena campagna elettorale. Che poi è esattamente quello che la raccolta firme chiedeva. O sbaglio? – la risposta del sindaco – i numeri impressionano? Bè, chi ha raccolto le firme avrebbe dovuto spiegarlo…Per il sottoscritto (da sempre) era ben chiara la disastrosa situazione che una scellerata potatura del 2004 ha generato (anche questa affermazione supportata da una perizia depositata in comune in quell’anno)».

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