BUSTO ARSIZIO – Le 150mila lucine si sono accese alle 17.30 in punto, tra lo stupore di una piccola folla che si è radunata creando persino difficoltà alla circolazione di via Bramante. È la casa di Natale, la villa della famiglia Picco Bellazzi in centro a Busto Arsizio, che anche quest’anno si è illuminata per le Feste, con più di 150mila lucine a Led, per oltre 6 chilometri di fili stesi attorno alla casa e nel giardino. Una magia che si è ripetuta per la felicità dei bambini che rimangono a bocca aperta di fronte al tripudio di lucine, con la slitta di Babbo Natale con le renne protagonista assoluta nel giardino illuminato.
La casa di Natale
Ormai una tradizione di famiglia. Che da quattro anni ha fatto il salto di qualità grazie ad Andrea Libutti, il genero di Walter Picco Bellazzi, che si è appassionato al punto da dedicare più di 150 ore di lavoro alla realizzazione di quello che è un vero capolavoro. Così nel tardo pomeriggio di oggi, 8 dicembre, tanti bambini, e anche tanti adulti, si sono messi in fila fuori dal cancello per attendere l’accensione delle lucine. Accompagnato da un boato di stupore, mentre tra via Dante, via Bramante e via Sant’Ambrogio il traffico andava letteralmente in tilt per qualche minuto, per via della folla che occupava parte della carreggiata stradale.
L'”architetto” delle lucine
«Quest’anno abbiamo giocato sulle tonalità di colore dei Led: bianco caldo, freddo ed extracaldo – rivela l'”architetto” della casa illuminata, Andrea Libutti – mi sono ispirato alle luminarie natalizie che ho visto in Costa Azzurra, tra Montecarlo e Nizza». Andrea e i familiari si sono messi al lavoro dal 2 ottobre: «Tutti i weekend, tanti pomeriggi e sere, spesso fino a notte e sotto la pioggia – racconta – abbiamo finito ieri sera. Ma dopo tantissime ore di lavoro, oltre 150, sono davvero contento. La cosa più bella è la gioia dei bambini che arrivano ad accarezzare le renne. Regaliamo un sorriso e un momento di felicità, e diamo un altro angolo suggestivo a Busto, che è sempre bella». Fuori dal portico, tra una slitta con le renne e gli alberi illuminati con gli uccellini, c’è anche l’immancabile cassetta delle letterine di Babbo Natale. «I bambini che vengono a visitarci le imbucano – ammette l’avvocato Walter Picco Bellazzi, una vita di impegno tra professione, politica e Lions – mi piacerebbe raccoglierle e fare un libro per raccogliere fondi da dare in beneficenza». La crisi energetica non ha impedito di interrompere la tradizione, anzi da 100mila lucine si è passati a 150mila, anche perché con i Led a risparmio energetico il consumo totale è di appena 1500 watt. Più o meno come un asciugacapelli.
La folla assiepata
Nella “casa di Natale” l’avvocato Walter Picco Bellazzi ci vive insieme alla moglie Marinella Fusi. Era stato lui diversi anni fa ad introdurre l’abitudine di illuminare in modo particolarmente attento la villa, che si trova in una posizione strategica e di grande visibilità, appena prima dell’ingresso in piazza Santa Maria da via Dante, uno degli accessi privilegiati al centro storico. Poi la passione ha stuzzicato l’ingegno del genero Andrea Libutti, marito di Valentina Picco Bellazzi, la figlia di Walter e Marinella. E da lì è stato un crescendo, fino a trasformare la “casa di Natale” di via Bramante in una delle attrazioni più gettonate del centro storico “vestito” per le Feste. «C’era più gente all’accensione della casa del Walter rispetto a quella delle luminarie del Comune» scherza, ma non troppo, l’ex consigliere comunale Livio Pinciroli, anch’egli tra la folla che si è assiepata attorno alla recinzione di villa Picco Bellazzi per ammirare lo spettacolo delle lucine di Natale. Anche l’ex sindaco Gigi Farioli non ha voluto mancare l’appuntamento: «L’Immacolata è piena di grazia, e in canton Santo Busto è piena di luce». E la “processione” di visitatori continuerà fino al 6 gennaio, quando le lucine verranno spente.
