La coalizione Silvestrini contro il nuovo campus di Cajello. Ocu: «Cementificazione»

gallarate nuovo campus scolastico

GALLARATE – Oggi, 20 settembre, è la data entro cui Regione Lombardia chiede al Comune di Gallarate di fornire tutta la documentazione relativa alla mappatura dell’area d’intervento di “Grow29”, il progetto di rigenerazione urbana di Cascinetta e Cajello che ha ottenuto la scorsa primavera un finanziamento monstre da 14,5 milioni di euro di fondi europei. Officina di Cura Urbana, la lista più a sinistra della coalizione di Margherita Silvestrini, esprime un “no” forte e chiaro all’intervento principale di “Grow29”: il nuovo campus scolastico di Cascinetta-Cajello.

No alla nuova scuola

«Noi di Officina di cura urbana ci interroghiamo sull’utilizzo del termine rigenerazione urbana, laddove questo progetto prevede la costruzione ex novo di un polo scolastico che accentrerà in unica sede le scuole dell’infanzia e le scuole primarie di due quartieri ben distinti: Cascinetta e Caiello», spiega la portavoce Nancy Perazzolo. «Il nuovo polo vedrà la cementificazione di 20000 mq di area verde, con impatto su tutto il locale ecosistema, e la decentralizzazione rispetto all’abitato di Caiello delle scuole, in pratica, senza alcuna consultazione dal basso, come ad esempio fu fatto tramite il bilancio partecipato, si decide che Caiello non avrà più le scuole nel quartiere, ma le famiglie dovranno accompagnare i figli nel quartiere vicino. Questa scelta sembra favorire solo chi specula sull’edilizia, dato che, se l’attuale amministrazione, miope nel valutare altre scelte, avesse voluto veramente agire una rigenerazione, avrebbe lasciato le scuole ubicate dove sono, ristrutturando gli edifici esistenti».

Sistemare le esistente

Questa seconda scelta avrebbe secondo Ocu evitato di perdere le scuole nel quartiere di Caiello, evitato il consumo di suolo e a livello di impatto ambientale, evitato l’inquinamento viabilistico. «Molte famiglie che attualmente accompagnano a piedi i bimbi a scuola, si vedranno costrette ad utilizzare l’automobile», spiega Perazzolo. «Sarebbe costato sicuramente meno rigenerare l’esistente, lasciando così margine di investimento per aggiungere servizi, invece di toglierli: come le case della salute, centri ambulatoriali aperti per la medicina di prossimità, la casa delle mamme, luogo di incontro, scambio e accompagnamento alla nascita e alla crescita dei bambini, un centro di alfabetizzazione, che possa incrementare le opportunità di integrazione delle numerose famiglie di origine straniera che abitano a Caiello. Caiello risulta per sua naturale collocazione alla periferia di Gallarate e noi di Officina di cura urbana riteniamo indecente che si possa pensare di togliere i servizi al quartiere, invece di fornirne di nuovi».

Famiglie inconsapevoli

Conclude Ocu: «Scriviamo questo comunicato perché ci sembra che nei proclami di “rigenerazione urbana” e nuove opportunità per Caiello e Cascinetta non si sia data una corretta informazione ai cittadini e alle famiglie, che inconsapevoli, che a breve le scuole dei loro figli verranno chiuse, ad inizio anno scolastico si domandano come mai non siano state sistemati gli infissi, la caldaia e tutti gli interventi necessari affinché una scuola sia un luogo salutare in cui vivere. Siamo consapevoli che il progetto oramai non può essere modificato, pena la perdita dei fondi regionali, ma ci sembra comunque corretto dare voce alle famiglie, al quartiere, così che in futuro si possa ripensare insieme a nuove soluzioni, non solo per Cascinetta e Caiello, ma per tutti i quartieri di Gallarate».

Cambiato idea?

E’ evidente che sul tema ci siano posizioni differenti all’interno del centrosinistra gallaratese, oppure che la coalizione a sostegno di Silvestrini ha cambiato idea. Lo dimostra il comunicato diramato lo scorso 27 aprile, giorno del finanziamento da 14,5 milioni di euro di “Grow29”, dal segretario del Pd Davide Ferrari: «Rigenerazione urbana: quella di oggi è un’ottima notizia per la città di Gallarate. E non è un caso se questo risultato è l’unica occasione in cui le opposizioni, in questi cinque anni, siano state davvero ascoltate. Rivendichiamo il nostro fondamentale contributo nell’avere individuato i temi, posto all’attenzione della maggioranza problemi e soluzioni, aiutato a correggere il tiro su alcuni aspetti della proposta che poi è stata sviluppata nel bando. Sebbene declinati secondo punti di vista diversi da quelli del centrosinistra, e per alcuni aspetti bisognosi di maggiore approfondimento, come quello del consumo di suolo, i temi sociali, la problematica ambientale, la questione della mobilità dolce appartengono pienamente alla sensibilità espressa nelle proposte di Partito e Democratico e Città è Vita. Non possiamo quindi che accogliere con soddisfazione un risultato che dovrebbe insegnare alla maggioranza che il centrosinistra ha molto da dire e da dare alla città di Gallarate». A distanza di soli 5 mesi, i toni e i contenuti sono nettamente differenti rispetto alla nota odierna di Ocu. 

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