La giunta: «Biblioteca di Cerro chiusa al pomeriggio perché non andava nessuno»

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CERRO MAGGIORE – «Pare evidente che ci sia poca conoscenza dell’argomento»: esordisce così Daniel Dibisceglie, assessore alla cultura di Cerro Maggiore, dopo le critiche di Bene Comune per la riduzione di orario nella sede provvisoria della Biblioteca comunale a Cantalupo (nella foto). «In questi anni – replica l’assessore della giunta Berra – abbiamo dimostrato con i fatti che si può e si deve discutere sulle proposte, quando arrivano, invece che inseguire sterili polemiche. In merito alla Biblioteca i numeri dicono che l’utilizzo della nuova sede provvisoria di Cantalupo ha molti meno utenti. Certamente era preventivabile, ma proprio perché siamo bravi amministratori abbiamo aspettato di verificare i dati prima di rivedere gli orari».

Dibisceglie: «Non buttiamo i soldi dei cittadini»

Dibisceglie allarga quindi in discorso ai lavori in corso nella sede principale della Biblioteca a Villa dell’Acqua a Cerro. «È oggettivo che potevano essere gestiti con due ipotesi diametralmente opposte: la chiusura del servizio o una rimodulazione. Abbiamo optato per la seconda, ma non vogliamo buttare i soldi dei cittadini per un servizio che, dal confronto diretto con gli uffici competenti, è decisamente meno frequentato rispetto a prima. In tutti questi anni nessuno aveva mai pensato di sistemare la sede della Biblioteca che era oggettivamente ridicola, rispetto agli esempi di Canegrate e San Vittore Olona portati da Bene Comune. Oggi, con gli investimenti che iniziano a vedersi, si portano le mani avanti con polemiche strumentali basate sul nulla. Investimenti che abbiamo fatto noi, progettato noi e finanziato anche grazie a Regione Lombardia.

«Dispiace – conclude Daniel Dibisceglie – che il tanto auspicato confronto amministrativo continui a mancare. Inoltre sottolineo che a fronte di una spesa sociale sempre più alta, nessuno dovrebbe pensare di buttare soldi pubblici per potenziare servizi in modo anomalo e non necessario».

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