“La grande classica è a Busto”. Ancora. Al festival il bustocco Bahrami (con Rea)

Danilo Rea e Ramin Bahrami tornano insieme a BA Classica

BUSTO ARSIZIO – “La grande classica è a Busto Arsizio!”. Tornano con questo slogan i dialoghi musicali di BA Classica, dal 23 febbraio al 2 marzo. L’edizione 2024 del festival segna il ritorno in “duo” di Ramin Bahrami, ormai cittadino bustocco onorario, e Danilo Rea, che inaugurarono con “Bach is in the air” la prima edizione di BA Classica del 2018. Stavolta proporranno il nuovo concept “Adagios in Classical Jazz”. Ma sono tante le chicche in programma, dal bis a grande richiesta della Cappella Musicale del Duomo di Milano (stavolta nella più capiente Basilica di San Giovanni) alla passeggiata musicale con le cuffie Wi-Fi al Museo di palazzo Cicogna. «Sarà una settimana indimenticabile» ne è certo il sindaco Emanuele Antonelli.

La “squadra”

In programma 11 concerti distribuiti su 7 location, più 4 eventi “spazio giovani” nelle scuole. Organizza l’associazione musicale Rossini di Busto Arsizio in collaborazione con la Città di Busto Arsizio, il contributo di Fondazione Comunitaria del Varesotto e il patrocinio della Provincia di Varese. Ma soprattutto il sostegno di ben 15 sponsor e 22 partner, tra cui Sea Aeroporti di Milano e Yamaha Music Europe, oltre alle collaborazioni con altri festival (LacMus, Amiata e Filosofarti) e i conservatori “Cantelli” di Novara e “Verdi” di Milano. «L’assessorato alla cultura – ci tiene a sottolinearlo il presidente della “Rossini” Giovanni Mazzucchelli, anima di BA Classica insieme alla moglie Paola Colombo – è fondamentale per lo sviluppo del festival, sia dal punto di vista finanziario che, forse ancora più importante, di condivisione del progetto».

Le “chicche” dell’edizione 2024

Quest’anno il momento clou è alla fine del percorso, con il concerto che sabato 2 marzo al teatro Sociale vedrà di nuovo insieme sul palco di BA Classica, dopo sei anni, il pianista iraniano Ramin Bahrami, ormai cittadino bustocco, e il quotatissimo pianista jazz Danilo Rea, nel loro programma “Adagios in Classical Jazz” che proporrà gli adagio «eseguiti alla perfezione da Bahrami e rivisti con l’improvvisazione di Danilo Rea», come annuncia Mazzucchelli.

Ma anche il concerto inaugurale non è da meno: venerdì 23 febbraio alle 21, sempre al Sociale, si esibiranno – in «un dialogo esplosivo», promette Mazzucchelli – il violino di Giuseppe Gibboni, premio Paganini 2021, e la chitarra di Carlotta Dalia, vincitrice di numerosi concorsi internazionali.

Intenso il programma di sabato 24 febbraio, con il Monteverdi Baroque Ensemble che si esibirà alle 16.30 nella chiesa vecchia di Sacconago, che “compie” 300 anni (con visita guidata a cura della Famiglia Sinaghina) e la Cappella Musicale del Duomo di Milano diretta da monsignor Massimo Palombella che torna a BA Classica insieme al coro di Voci Bianche, stavolta in Basilica di San Giovanni (ore 21), «a grande richiesta in una location più capiente» rispetto al Santuario di Santa Maria dove un anno fa fece overbooking. Concerto sostenuto da Sea, che sarà preceduto da un’altra vera chicca, l’esposizione della “Mano Guidoniana”, il primo documento sulla scala musicale (datato 1829), nella rinnovata sala della Biblioteca Capitolare (alle 10.30 e alle 17.30), dove è conservato.

Domenica 25 febbraio alle 18 un’altra esperienza unica da vivere e ascoltare, come la definisce il presidente della “Rossini” sarà la novità del concept “Ascolta un quadro” al Museo di Palazzo Cicogna: mentre il pianista Andrea Vizzini si esibirà dal vivo, il pubblico lo ascolterà con delle cuffie Wi-Fi Yamaha passeggiando lungo un percorso di opere selezionate del museo.

Gli altri appuntamenti

Lunedì 26 febbraio alle 21 ci si sposta al teatro Fratello Sole per una nuova esibizione a BA Classica del duo formato da Maurizio Baglini al pianoforte e da Silvia Chiesa al violoncello. Martedì 27 febbraio, ancora al Fratello Sole, tocca al talento di Saskia Giorgini, già Premio Chopin, al pianoforte. Mercoledì 28 febbraio alle 21 sarà la sede dello Studio legale A&A ad ospitare il giovane talento di Alessandro Ciusani, chitarrista. Giovedì 29 febbraio alle 20.30 al Sociale si rinnova l’appuntamento con il concerto per i maturandi delle scuole superiori di Busto: sul palco l’orchestra sinfonica del Conservatorio Verdi di Milano. Venerdì 1° marzo ci sarà il giovane pianista di fama internazionale Alex Trolese, alle 21 a villa Ottolini Tosi. E prima del gran finale con Bahrami e Rea sabato 2 marzo alle 11 sempre nella sede della Rossini si esibirà il miglior oboista italiano, Lorenzo Bobbio.

«Busto città di cultura»

«Fare cultura è importantissimo ma molto difficile – ammette il presidente Mazzucchelli – noi abbiamo mezzi limitati ma grandi motivazioni per compiere questi sforzi e realizzare festival paragonabili a quelli di capoluoghi di regione. L’arte e la bellezza sono valori da conservare e per i quali lottare». Ma a Busto, rivendica con orgoglio la vicesindaco e assessore alla cultura Manuela Maffioli, «c’è cultura tutto l’anno. È a pieno titolo città di cultura con i suoi 11 festival, ma anche di musica e di musica classica: BA Classica è atteso per l’altissima qualità dell’offerta, e non è retorica – ogni anno ci si riesce a superare – e perché ogni anno ha la capacità di rinnovarsi e aprirsi alla comunità culturale contaminandosi con le altre discipline. Consapevole di essere parte integrante di un percorso di elevazione che la città sta facendo anche grazie alla cultura. E BA Classica sta svolgendo un’azione di educazione alla musica classica che può diventare un patrimonio per ciascuno a prescindere dal background».

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