Match Analysis. La difesa OJM deve alzare i giri per non subire la Virtus

Openjobmetis Varese Campionato Trento

VARESE – Contro la Reyer, Varese è “andata sotto” fisicamente e la sconfitta ne è stata l’inevitabile conseguenza. Il gap a rimbalzo ha fatto tenerezza (43-25 il saldo delle carambole a favore dei veneziani), ma ci sono stati altri due dati che hanno indirizzato il match a favore di Venezia: il pessimo inizio della Openjobmetis (0-7 e 22-31 al 10’ con 4/13 dall’arco al 20’) e il 55% ospite nelle conclusioni pesanti. Rimbalzo+tiro da fuori=aprire la difesa come una scatoletta di tonno. Cosa devono fare Hanlan e compagni per provare a competere contro la Virtus? Maggiore aggressività in difesa, percentuali al tiro sopra il 40% e un primo tempo più equilibrato. Grazie al match analyst di Malpensa24 Max Frontini vediamo alcune situazioni difensive contro la Reyer.

La differenza di tonnellaggio

La differenza di tonnellaggio tra Venezia e Varese era evidente anche prima del match. La Reyer ha costantemente attaccato i biancorossi in post basso, sia con i lunghi che con i piccoli (i 208 centimetri di Wiltjer contro i 196 di Young, i 110 chili di Aamir Simms contro i 96 di Brown, ma anche Parks contro Hanlan, Tucker contro Librizzi). Kabengele ha spazzato via Ulaneo e Spencer. Se da una parte non si può negare il fattore fisico, dall’altra la controffensiva varesina è venuta totalmente a mancare, nello spirito e nelle idee.

La zona non è una opzione

La difesa a zona invocata dagli spettatori è stata cancellata da coach B. nella conferenza stampa post partita. “La zona non è un’opzione che fa parte del nostro bagaglio tattico”, secondo il manuale del MoreyBall. Eppure proprio Venezia era stata sorprendentemente battuta al Taliercio dalla Napoli di coach Milicic, un laureato in zona. Questa difesa richiede un continuo movimento degli esterni (stunt verso la palla) e un interscambio continuo tra il giocatore in punta e il giocatore in lunetta. Naturalmente il basket è fatto di scelte e rispettiamo quelle della Openjobmetis, che non può e non deve improvvisare nulla (nell’unica azione la zona varesina è stata bucata da Simms sulla linea del tiro libero). Eppure la zona di fronte al gap fisico per gli avversari aiuterebbe per non “andare sotto”.

La difesa in low post

La sensazione contro Venezia è stata una difesa con mancanza di partecipazione e di collettività, a parte un veloce mezzo stunt di McDermott (nella foto Alberto Ossola). Giocatori passivi, con braccia basse, che non occupano gli spazi. Lo stesso coach B. nel post partita ha ammesso che “il problema è stato difendere quando l’uomo che poi andava spalle a canestro aveva già la palla in mano, dobbiamo difendere prima che gli arrivi la palla mettendo molta più pressione sul perimetro”. Il MoreyBall non prevede raddoppi per evitare di prendere un canestro da 3, ma la difesa in low post non può essere così passiva come nei due video che seguono. Anche senza un maestro della specialità come Shenghelia, la Virtus farebbe un sol boccone di Varese.

La difesa sul pickandroll

Abbiamo preso un altro video esplicativo della partita contro Venezia. L’imputata questa volta è la difesa passiva sul pickandroll. La difesa del pickandroll over and drop comporta situazioni passive. Però senza aggressività si lascia il lungo esposto ad un uno contro due, senza aggressività il piccolo ha visione e facilità di passaggio. Concedere passivamente questo agli attaccanti della Virtus avrebbe effetti nefasti sulla partita. Come all’andata.

Openjobmetis Varese Match Analysis – MALPENSA24