La Lombardia chiede di chiudere tutto per 15 giorni: aperti solo alimentari e farmacie

coronavirus negozi chiusi cassano

MILANO – «Chiudere tutto per 15 giorni per fermare il virus». È la richiesta che Regione Lombardia ha fatto al governo, alla luce dei dati sempre più preoccupanti di diffusione del contagio e di una presa di coscienza ancora non proprio completa della gravità del fenomeno da parte della popolazione.

Chiudere tutto

Il presidente di Regione Attilio Fontana ne ha parlato stamattina, martedì 10 marzo, in videoconferenza con i sindaci dei capoluoghi lombardi e con il presidente di Anci Lombardia: «È il tempo della fermezza – spiega il governatore – ho incontrato i sindaci dei capoluoghi lombardi e il presidente di Anci Lombardia, chiedono tutti la stessa cosa: chiudere tutto adesso, tranne i servizi essenziali, per ripartire il prima possibile. Le mezze misure, l’abbiamo visto in queste settimane, non servono a contenere questa emergenza».

Cosa cambia

Se venisse accolta la linea di Regione Lombardia, il blocco totale risparmierebbe solamente le attività che svolgono servizi essenziali, come i negozi di generi alimentari e le farmacie, mentre si ridurrebbero in modo drastico anche i servizi di trasporto pubblico. Rimarrebbe valida, e più chiaramente applicabile, la regola stabilità dal decreto del presidente del consiglio Conte, di restare a casa e limitare gli spostamenti agli stretti motivi di lavoro, salute e necessità.

Aggiornamento: la proposta

Chiudere tutte le attività commerciali, sospendere il trasporto pubblico locale, e sospendere l’attività delle aziende non fondamentali. Queste le proposte che il presidente della Lombardia, Attilio Fontana presenterà oggi al governo. Lo ha annunciato durante un’intervista a Sky TG24. «oggi pomeriggio abbiamo un incontro con il governo» ha spiegato Fontana, che annuncia la richiesta di «un irrigidimento delle misure che vuol dire chiusura di tutte le attività commerciali, eccetto quelle che vendono generi alimentari e farmacie, sospendere il trasporto pubblico locale che può essere un mezzo attraverso cui si diffonde il virus, e sospendere le attività delle aziende la cui attivita’ possa essere sospesa e lasciare operative solo quelle assolutamente necessarie come le aziende farmaceutiche, quelle energetiche e quelle che si occupano della rimozione dei rifiuti». Fontana ha poi chiarito che «dovremo fare una cernita e applicare rigorose misure sanitarie anche nelle aziende che possono proseguire la loro attività».

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