Laveno, il centrosinistra sull’asilo nido: «Soluzione sbagliata, disagi per famiglie»

Laveno asilo nido

LAVENO MOMBELLO – La questione asilo nido continua a tenere banco a Laveno Mombello. Il gruppo consiliare di centrosinistra contesta la scelta dell’amministrazione comunale di chiudere la struttura di via Fermi, che ha portato alla successiva decisione di trasferire temporaneamente le attività a Cuveglio. L’opposizione parla di una scelta che danneggia le famiglie e sottolinea anche che era già stato realizzato il progetto per una nuova struttura.

Le tappe della vicenda

«Non riusciamo a capire come si possa parlare di “nessuna interruzione di servizio” – dicono dal centrosinistra – il sindaco parla della responsabilità morale di dover garantire ai piccoli utenti e agli operatori condizioni igienico sanitarie adeguate, accusando la precedente amministrazione di aver ignorato il problema del Nido, quando in realtà il progetto per realizzare una nuova struttura era già stato predisposto e nell’incertezza dei finanziamenti erano stati accantonati i fondi per intervenire sulla struttura presente in modo da poterla mantenere aperta fino a quando necessario». Nel comunicato firmato dal gruppo di opposizione si legge anche che era stato affidato il compito alla Laveno Mombello srl di realizzare la messa in sicurezza dell’asilo nido per 125.494 euro e che il progetto era stato presentato ai Vigili del fuoco.

Primo contatto con la Parrocchia

Il centrosinistra ricorda anche che alla fine dell’anno scolastico 2019/20 in seguito alla chiusura della scuola dell’infanzia del Ponte il primo cittadino Ercole Ielmini, allora in scadenza di mandato, aveva avviato un confronto con la Parrocchia per capire se fosse possibile utilizzare la struttura per adibirla ad asilo nido dopo gli opportuni interventi. «L’asilo nido riapriva comunque, come sempre accaduto sotto tutte le precedenti amministrazioni di ogni colore politico, che non hanno mai voluto privare il Comune di Laveno Mombello, soprattutto le mamme lavoratrici, di un servizio così importante: ed ora una lista civica che si vanta di essere al di sopra di ogni ideologia politica lo fa?».

L’impatto sulle famiglie

Secondo il centrosinistra l’intervento della giunta Santagostino è stato tardivo. «Non si capisce perché, a fronte di una situazione che doveva essere nota alla nuova amministrazione comunale sin dal suo insediamento, non si sia proceduti tempestivamente alla richiesta ufficiale dei locali alla parrocchia, che a protocollo risulta solo in data 28 luglio, e di conseguenza alle opere necessarie prima di settembre». Infine il gruppo di minoranza si sofferma sui disagi per le famiglie. «Come si può pensare che dei genitori, che per poter lavorare hanno bisogno di tale servizio, possano tranquillamente pensare di dover portare i loro bambini di pochi mesi ogni mattina a Cuveglio per poi recarsi agevolmente sul posto di lavoro, tenuto conto anche delle limitazioni legate alla pandemia? Riteniamo che non sia sicuramente la soluzione idonea per le madri lavoratrici e i loro bambini, in grado di garantire la conciliazione fra lavoro e accudimento, un’opinione che risulta largamente condivisa fra le famiglie interessate alle quali è stata proposta questa soluzione».

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