Le crocerossine di Varese festeggiano 90 anni. «Un ruolo attuale anche oggi»

VARESE – Nel pomeriggio di venerdì 24 giugno al Palace Hotel di Varese le infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana hanno celebrato con un convegno il novantesimo anniversario della loro presenza in città. All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, il prefetto Salvatore Pasquariello (nella foto sotto con Sorella Monica Malnati), la vicesindaca Ivana Perusin, il comandante provinciale della Guardia di finanza, generale Crescenzo Sciaraffa, la comandante della compagnia Carabinieri del capoluogo, capitano Chiara Crupi, la deputata Maria Chiara Gadda e i consiglieri regionali Emanuele Monti e Samuele Astuti.

90 anni di storia

Presente anche il presidente di Assoarma e Unuci Varese, Vincenzo Agrifoglio, accompagnato dai rappresentanti di alcune associazioni d’Arma. Anche la vicepresidente della Regione Lombardia, Letizia Moratti, ha voluto inviare, con un video, il suo messaggio di auguri alle “crocerossine” varesine. Il convegno, moderato dal giornalista Roberto Bof, è stato aperto dall’ispettrice del comitato varesino, sorella Monica Malnati, la quale ha evidenziato che novant’anni fa, il 24 giugno, nel giorno in cui le dodici aspiranti iscritte al primo corso di formazione sostenevano l’esame al termine del primo dei due anni di studio, «nasceva ufficialmente l’ispettorato di Varese».

Un impegno che continua

Sorella Malnati, alla guida delle crocerossine di Varese dal 24 agosto 2020, ha inoltre ricordato la data del 24 giugno 1859, giorno della battaglia che a Solferino vide lo scontro tra le truppe austriache e quelle francesi e piemontesi e che fece maturare in Jean Henry Dunant l’idea di Croce rossa. «Un impegno, il nostro – ha sottolineato l’ispettrice – che, più che in ore di servizio, si trasmette in esperienze di vita che rendono il ruolo delle “crocerossine” attuale e di valore anche nel mondo di oggi». Perché, come anche dichiarò sorella Laura Mezzera, una delle prime infermiere che entrò a far parte dell’ispettorato varesino nel maggio del 1935, «esse sono donne che hanno un grano di follia nel cervello ed un raggio di poesia nel cuore». Infine, sorella Malnati, che quest’anno è stata scelta quale alfiere della compagnia di infermiere volontarie della Cri che ha sfilato a Roma, davanti al Capo dello Stato e alle più alte cariche istituzionali, in occasione della parata nel giorno della festa della Repubblica, ha voluto sottolineare che nell’ispettorato, che attualmente vanta un organico cinquantuno sorelle, «numerose allieve hanno deciso di impegnarsi in questo percorso dimostrando ancora una volta la modernità del nostro motto “Ama, conforta, lavora, salva”».

L’opera delle crocerossine

Il presidente del comitato cittadino della Cri Angelo Bianchi (nella foto sotto con Sorella Monica Malnati) dopo aver elogiato il lavoro svolto dalle “crocerossine” ha rimarcato che due di loro, sorella Marina Barella e sorella Luisa Bonera, sono rispettivamente segretaria del comitato e responsabile delle attività socio-assistenziali. Con le “crocerossine” varesine ha voluto celebrare questo importante anniversario anche l’ispettrice nazionale del Corpo, la varesina sorella Emilia Bruna Scarcella. La storia dell’ispettorato varesino è stata presentata da sorella Sara Vago, ispettrice dal 2011 al 2020, la quale ha tra l’altro ricordato la figura della prima guida delle infermiere volontarie varesine, sorella Camilla Sighicelli Foscarini. Dopo l’intervento del sottotenente del Corpo militare della Cri, Carlo Del Grande, che ha ricordato il servizio svolto dalle “crocerossine” durante la Seconda guerra mondiale al Grand hotel Kursaal di colle Campigli trasformato in ospedale militare, il convegno ha inoltre proposto le relazioni della responsabile della scuola delle “crocerossine” varesine, Anna Maria Bottelli, e delle sorelle Rossana Agostinelli e Maria Corsignana Maldari che hanno illustrato l’opera svolta in missioni umanitarie in Somalia, Rwanda e Albania.