Moria di pesci nell’Olona a Parabiago. Cap: «Depuratore a posto, colpa dei temporali»

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PARABIAGO – Strage di pesci nel fiume Olona a valle dello scarico del depuratore di Canegrate, in territorio di Parabiago. È successo nel tardo pomeriggio di ieri, venerdì 24 giugno (nelle foto, tratte dalla pagina social dell’associazione Amici dell’Olona). «Poche ore prima – racconta un testimone – l’acqua dell’Olona a Parabiago in località Mulino Gaio, seppure poca, era limpida e cristallina, dalle 18.30 è diventata nera e puzzolente». A farne le spese, la fauna ittica presente nel fiume, con ogni probabilità vittima di avvelenamento.

Amici dell’Olona: «È avvelenamento»

Per gli Amici dell’Olona non ci sono dubbi. «La strage di pesci è stata causata da un improvviso avvelenamento – sostengono – provocato dallo sversamento nel fiume di sostanze inquinanti. Ora l’Arpa e i carabinieri svolgano tutte le indagini del caso per scoprire che cosa è successo e quali sono le responsabilità. Questi disastri ambientali non devono più succedere».

Secondo quanto riferito dalla stessa associazione ambientalista il sindaco di Parabiago, Raffaele Cucchi, dopo aver ricevuto la segnalazione della moria dei pesci è subito intervenuto sul posto, ha avvertito i carabinieri «che però non si sono presentati e hanno risposto che compiranno accertamenti sabato. Ha chiamato anche Arpa, che è arrivata allo scarico del depuratore solo dopo le 23.00 e ha prelevato campioni a monte e a valle del depuratore. Si è inoltre tenuto in contatto con Cap Holding – aggiungono gli Amici dell’Olona – gestore del depuratore di Canegrate, che ha compiuto accertamenti e che sabato ne darà conto».

Gruppo Cap: «Svolte attente analisi sulle cause»

L’episodio di ieri ricorda quello avvenuto due anni fa, sempre all’inizio dell’estate ma poco più a monte lungo il corso del fiume, a Legnano, che costò la vita a centinaia di pesci e anche a topi. In una nota diffusa nella mattina di oggi, sabato 25, il Gruppo Cap informa che «a seguito di una segnalazione fatta ieri da alcuni cittadini e relativa a una moria di pesci nel tratto del fiume Olona che attraversa il territorio di Parabiago e Canegrate, i tecnici di Gruppo gestore del servizio idrico della Città metropolitana di Milano, in collaborazione con le Amministrazioni dei due comuni interessati, sono intervenuti per accertare le cause. Dopo attente analisi si esclude qualunque anomalia al depuratore di Canegrate. Le cause andrebbero ricercate negli intensi fenomeni temporaleschi che hanno interessato il tratto a monte del fiume. Una specifica relazione su quanto appurato verrà condivisa con i Comuni e Arpa. Per qualunque segnalazione riguardante problemi riguardanti i corsi d’acqua, e permettere verifiche e interventi tempestivi, è possibile chiamare il numero verde 800 175571, attivo 24 ore su 24».

Brumana: «Macché temporali, sporgeremo denuncia»

«Apprezziamo che Cap Holding si sia mobilitata e che abbia compiuto prelievi e verifiche del suo impianto – la replica di Franco Brumana, presidente degli Amici dell’Olona – Prendiamo atto che dichiara di non avere riscontrato anomalie nel suo depuratore e nei suoi sfioratori. Però dovrebbe evitare di disinformare i cittadini scrivendo che la causa della strage risiede nei temporali in provincia di Varese. Dopo aver dato l’allarme ieri sera, abbiamo compiuto verifiche sul fiume da Legnano a Fagnano Olona. Non abbiamo trovato pesci morti nemmeno sugli isolotti sabbiosi e nei punti dove la corrente non li avrebbe portati via. Abbiamo intervistato pescatori che erano presenti sul fiume e che non hanno notato alcuna anomalia. Anzi, mentre dove è stato rilevato l’avvelenamento dei pesci la fauna ittica è scomparsa, a Legnano i pesci risultano abbondanti e in piena forma!

«Arpa, l’agenzia regionale responsabile dei controlli e delle indagini, ieri non è neanche uscita a svolgere controlli – conclude Brumana – Attendiamo le sue indagini sia pure tardive e la giustificazione della sua inerzia. Comunque sia, sporgeremo denuncia penale».

Comuni: teniamo alta l’attenzione

Il Comune di Canegrate, insieme a quello di Parabiago, mantiene alta l’attenzione su quanto verificatosi.
Il vicesindaco e assessore all’Ambiente, Davide Spirito, allertato dell’accaduto, ha partecipato alla fase di campionamento dell’acqua dell’Olona. ”Prendiamo atto delle conclusioni di Cap Holding, gestore dell’impianto di depurazione sito nel nostro comune – si legge in una nota dell’Amministrazione canegratese – che escludono qualsiasi anomalia allo stesso, e aspettiamo l’esito delle verifiche in corso, confidando in un sollecito intervento di Arpa”.

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