Le proposte per il fine settimana a Milano

milaano fine settimana
Rainbow, colori e meraviglie tra miti arte e scienza al Mudec

a cura di Angela Bruno

Venerdì 28 aprile

‘Rainbow, Colori e meraviglie fra miti, arti e scienza’, ingresso libero al Mudec

Ispirandosi a The Rainbow Show, mostra che si è tenuta a San Francisco nel 1975, il Mudec, in via Tortona 56, propone un progetto espositivo fatto di diverse narrazioni legate all’arcobaleno, inteso come fenomeno naturale, culturale, spirituale e umano. La mostra si apre con un’installazione site-specific che l’artista americano Cory Arcangel ha ideato appositamente: una moquette con gradiente arcobaleno generato tramite computer-grafica trasforma il fenomeno ottico da astrazione digitale a oggetto tangibile. Fra le varie proposte entrando nelle sale espositive, un’esperienza totale è creata dall’opera di Laura Grisi (1939-2017): tramite un fascio di luce che viene rifratto da un prisma, il visitatore assiste a un fenomeno fisico e allo stesso tempo miracoloso. Un prodigio antico, raffigurato anche dal Sacrificio di Noè dopo il diluvio di Sinibaldo Scorza (1589-1631).

Shen Yun’, la Cina prima del comunismo agli Arcimboldi

Torna agli Arcimboldi, dopo il successo della scorsa stagione, Shen Yun la compagnia di danza che celebra il ricco patrimonio culturale cinese. Ogni spettacolo consiste di circa 20 atti, che passano rapidamente da una leggenda, da una regione o da una dinastia all’altra. I temi spaziano dalla delicata eleganza delle dame di corte Tang all’eroismo sul campo di battaglia di valorosi generali, dalle opere filosofiche senza tempo di Laozi a spettacolari scene di regni magici. Alcuni pezzi toccano anche il tema della Cina di oggi, facendo luce sull’oppressione che molti subiscono per il loro credo spirituale, come la Falun Dafa. Questi racconti di coraggio sono spesso quelli che gli spettatori trovano più toccanti. Attraverso danze e musica mozzafiato, gli artisti raccontano di un tempo in cui gli esseri divini camminavano sulla terra, lasciando una cultura che ha ispirato generazioni.

Sabato 29 aprile

Azioni e sentimenti che influenzano la vita in ‘Prima’ al Piccolo Teatro Grassi

Si apre con ‘Prima’ il trittico teatrale pensato da Pascal Rambert per tre stagioni del Piccolo – le parti successive saranno Durante e Dopo –, nel quale si seguono le vicende di una compagnia teatrale impegnata nella messa in scena di un testo ispirato alla Battaglia di San Romano di Paolo Uccello. “Quando inizio a scrivere un nuovo testo – spiega Rambert – ancora prima della stesura ha luogo la scelta degli interpreti. Parto sempre da quell’incontro straordinario di voci, corpi, età diverse e differenti energie che una compagnia di attrici e attori rappresenta per me. Per tanti motivi volevo lavorare con Anna Bonaiuto e Sandro Lombardi di cui conosco e apprezzo la carriera, con Marco Foschi, che ha un carisma speciale, con Leda Kreider, incantevole nella sua riservatezza, con Anna Della Rosa perché ha interpretato tutti i testi che ho allestito in Italia”.

Domenica 30 aprile

A Mare Culturale Urbano gratis ingresso a cortometraggi cinema prossimità

Il cinema come strumento per ricreare una nuova socialità, come linguaggio per dare senso e identità a luoghi periferici e non solo, come racconto della storia di un quartiere e dell’identità di una comunità. E’ Nuovo Cinema Diffuso, un progetto che vuole portare il cinema fuori dai luoghi comuni per andare incontro al suo pubblico e fare di Milano la città del cinema di prossimità. In questo contesto nella sede di Mare Culturale Urbano, in via Giuseppe Gabetti, sono proposti cinque cortometraggi (Chebet, Chitana, Lazy Susan, Into Reverse e Sur la tombe de mon père) nella rassegna ‘Rivoluzioni Silenziose’. Riflessioni sui diritti e i ruoli delle giovani donne nella cultura araba e africana in una selezione di opere da Marocco, Tunisia, Egitto, Kenya e Sudafrica. Storie davvero interessanti, diverse, impensabili per la cultura e la mentalità occidentali.

Al Museo del Novecento i capolavori della Collezione Gianni Mattioli

I 26 capolavori della Collezione Gianni Mattioli sono in esposizione nella Galleria del Futurismo e negli spazi dedicati a Mario Sironi e Giorgio Morandi al quarto piano del Museo de Novecento in piazza Duomo. I nuovi dipinti – spiegano gli organizzatori – dialogano in un percorso organico e integrato con quelli della collezione permanente.
E’ l’inizio di un viaggio nel tempo. Il Novecento si dipana nel racconto storico-artistico delle avanguardie dove il clima sovversivo in pittura e la rottura con il passato è segnato dalla modernità dei linguaggi e delle scelte compositive. Il percorso si apre con il bronzo di Boccioni “Forme Uniche della Continuità nello spazio”, del 1913, in rapporto con “Dinamismo di un ciclista” (1912) della collezione Mattioli e “Dinamismo di un corpo umano” (1913) di Canavese–Azari, dedicati alla ricerca sul movimento, cara ai Futuristi.

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