Leggiuno riabbraccia le Lucine di Natale: si accende lo spettacolo delle feste

LEGGIUNO – È un fine settimana speciale per Leggiuno: il paese torna a colorarsi con la magica atmosfera di Natale creata dalle luci di Lino Betti. Un momento tanto atteso dopo la pausa dovuta al Covid e l’edizione 2021 che si era svolta nella vicina Laveno. Le Lucine di Natale saranno visitabili fino all’8 gennaio.

Oltre un mese di lucine

Si sono riaccese le Lucine di Natale che tornano dunque a casa, proprio a Leggiuno dove è nata questa ormai storica tradizione. Era il 1999 quando il signor Betti acquistò il primo fascio di lucine in Brasile. Da allora la collezione è cresciuta anno dopo anno, fino a superare quota 500mila led, partendo dalla sua casa per poi allargarsi al resto del paese (nella foto sotto la chiesa). Luci a basso impatto energetico, posizionate una a una con installazioni realizzate interamente a mano dallo stesso Betti insieme alla sua squadra. Il risultato è un incantevole mondo natalizio per la gioia di grandi e piccoli.

Ingresso su prenotazione

Le luci rimarranno accese per tutte le feste di Natale, fino all’8 gennaio 2023. Il villaggio sarà aperto tutti i giorni, dal lunedì alla domenica dalle ore 17.30 alle 23, ad eccezione di due giorni di chiusura previsti per il 24 e il 31 dicembre. Sul sito ufficiale è possibile prenotare il biglietto: gli ingressi saranno contingentati per evitare disagi. Alcune fasce orarie, in particolare nei weekend, registrano già il sold out.

La soddisfazione del sindaco

La manifestazione ha il patrocinio dell’amministrazione comunale. «Come Comune – spiega il sindaco Giovanni Parmigiani – quest’anno abbiamo fatto tutta una serie di colloqui con gli organizzatori per pianificare al meglio sicurezza e viabilità. Siamo soddisfatti di come è organizzato quest’anno: essendo su prenotazione come a Laveno l’anno scorso si spera che gente la sia contingentata e diluita. Le lucine sono sempre bellissime: il lavoro del signor Betti è eccezionale e siamo contenti indubbiamente che siano tornate a Leggiuno. È un fiore all’occhiello».