Vittoria, 95 anni, guarita dal virus in una RSA di Legnano: «Una storia di speranza»

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LEGNANO – Una storia di speranza e di vita più forti di tutto. Anche del Covid19. È quella della legnanese Vittoria, che a 95 anni è riuscita a guarire dal coronavirus. A raccontarla a Legnano Breaking News è stata la nipote Laura (nella foto, a destra con Vittoria e un’altra nipote). «Tutto è iniziato – spiega Laura – nella RSA dove mia nonna risiede. Da fine febbraio non ce l’hanno fatta più vedere, da marzo nemmeno in videochiamata. Quando non hai informazioni, scatta l’allarme. Nel nostro caso è bastato insistere con la direzione della RSA per scoprire il perché: l’avevano messa in isolamento come sospetto Covid, ma il tampone non le era stato fatto e quindi non vi erano certezze».

La nipote Laura: «Quante insistenze per avere sue notizie…»

Sulla base dell’esperienza fatta di persona con la nonna, Laura consiglia ai parenti di ricoverati che non hanno notizie dei loro congiunti di «tormentare la direzione della RSA, se possibile instaurare con loro un rapporto umano, in ogni caso insistere tanto perché penso che se si sentono assediati magari qualcosa dicono». Ai primi di aprile, dopo il tampone, è arrivata la certezza: come tanti altri nella sua condizione, Vittoria era stata contagiata da un focolaio di coronavirus scoppiato all’interno della struttura. «Abbiamo anche saputo che la stavano curando in loco perché fortunatamente non ha avuto bisogno del supporto respiratorio». Fino alla telefonata giunta dalla RSA qualche giorno fa. «Inizialmente mi sono preoccupata, invece era la fine di un incubo: mia nonna era guarita. Ho sempre avuto un rapporto speciale con lei e conoscevo la sua forza… Mi è venuto quasi da ridere, non so spiegarmelo. Mia nonna ce l’ha fatta, ha fatto fuori anche il coronavirus. È incredibile soprattutto la tempistica, è riuscita a guarire alla velocità della luce».

«Importante rimanere sempre positivi»

Laura confida che l’esito della malattia per Vittoria sia «un motivo di speranza per molti. È importante – sottolinea – mantenersi positivi perché fa una grossissima differenza sull’esito delle cose. Siamo consapevoli che mia nonna non è fuori pericolo, è sempre una donna di 95 anni e anche un banale raffreddore può esserle fatale. Ma intanto ha superato questa grande battaglia. Pensi che continua a dire “ma che ci sto a fare qua? Era il momento di andarmene”…».

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