Legnano commossa e riconoscente dice addio a Pietro Cozzi e alla moglie Marisa

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LEGNANO – Un rombo di motori e lo squillare dei clacson delle “loro” auto ha accompagnato nell’ultimo viaggio terreno Pietro Cozzi e la moglie Marisa Agliati oggi, sabato 9 settembre, a Legnano (nelle foto e nei video in questa pagina). Grande appassionato di motori e motore lui stesso del progresso civile, culturale e sociale della città, a salutare Cozzi e la moglie, morti insieme martedì scorso in un incidente stradale, sono intervenute le massime autorità cittadine e i rappresentanti dei tanti sodalizi cui erano iscritti e di cui Pietro aveva assunto anche la presidenza. Prossima ai 60 anni di matrimonio, la coppia era conosciutissima in città e al rito funebre la basilica di San Magno era gremita, in un clima di sincera commozione che ha coinvolto anche la piazza.

«Pietro sempre presente con la sua umanità»

Nell’omelia Angelo Cairati (sotto), parroco di San Magno, prevosto e decano di Legnano, ha ricordato il loro «matrimonio cristiano» oltre alla carità e alla tenerezza che li ha contraddistinti. «Pietro – ha ricordato monsignor Cairati – diceva che per tutta la vita lei l’ha sostenuto nel suo impegno di imprenditore geniale e creativo, e quando ha avuto bisogno lei, lui ha deciso di dedicarsi totalmente a lei. Pietro c’era, era una persona traboccante di umanità e inguaribilmente ottimista, estremamente generosa. C’è sempre stato, mai per sé, sempre per gli altri».

«Siete stati i nostri supereroi»

Toccanti le parole con cui, al termine della cerimonia, li hanno ricordati i figli, sottolineate dagli applausi. «Ho ricevuto un affetto che non mi aspettavo – ha detto Roberto – grazie alla grandiosità di mamma e papà. Legnano ha perso due supereroi, tali per meriti e fatti: sono stati anche i miei supereroi, oltre che papà e mamma. Papà, in particolare, ha fatto crescere il sentimento civile e culturale dei cittadini. Aveva energie positive per tutto e per tutti. Era un visionario ma una persona alla portata di mano, dava a tutti ma riceveva da tutti. Un modello a cui ispirarsi: adesso supereroi possiamo diventarlo tutti».

«Dopo quello che è successo martedì – ha confidato Elisabetta – mio marito mi ha detto: non hanno lasciato un vuoto, ma un pieno di amore e di bellezza in ogni cosa che hanno dato e in ogni persona che hanno incontrato. Poi è successo qualcosa di straordinario: una pioggia di messaggi, centinaia di telefonate e decine di persone incontrate. Tutte hanno espresso riconoscenza e ammirazione, ero io a consolare loro. Così, sul mio cuore spezzato sono arrivati migliaia di cerotti. Con il museo – ha concluso colei che ne è la direttrice e instancabile promotrice – abbiamo costruito insieme un percorso di cui Pietro era il pezzo più importante».

Il loro museo aperto a tutti

Prima della cerimonia religiosa, dal museo di auto rare e d’epoca e dalla storica concessionaria Alfa Romeo in viale Toselli è partito un breve corteo (qui sopra) che ha toccato alcuni punti della città di Legnano segnati dall’attività di Cozzi come l’istituto superiore “Carlo Dell’Acqua” e la sede della Famiglia Legnanese.

Per volere di Elisabetta Cozzi e in ricordo di Pietro e Marisa, il museo resterà aperto a tutti fino alle 17.00 di oggi.

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