Legnano, Fedeli: «Nessun danno erariale sull’urbanistica». Ma parte esposto alla Corte dei Conti

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LEGNANO – «La scadenza del Documento di piano, vero atto politico del Pgt, e il tempo necessario per rifarlo non possono essere fonte di danno erariale, perché la legge permette di intervenire sulla pianificazione in assoluta libertà». Così l’assessore legnanese all’urbanistica, Lorena Fedeli, oggi, venerdì 14 aprile, nella ripresa dell’animata commissione urbanistica di ieri sull’ultimo punto sollevato dai gruppi di opposizione: la “perdita erariale per il minor incasso dell’Imu riguardante le aree degli ambiti di trasformazione (le parti di territorio destinate appunto a essere trasformate, nda) divenute ‘zone bianche’”, cioè bloccate in seguito alla decadenza del Documento di piano (Ddp) del Pgt e alla mancata approvazione dei documenti di inquadramento generale degli stessi ambiti.

A detta dell’assessore della giunta Radice, c’è una «logica distorta» dietro le contestazioni delle minoranze, com’è «falso che nelle aree dismesse della città (nella foto in alto, la Franco Tosi) non si possa fare altro che manutenzioni o simili: il piano delle regole e quello dei servizi rimangono in forza fino all’approvazione del nuovo Pgt».

Brumana: «L’assessore sta sbagliando tutto»

Di diverso avviso le opposizioni. Il commissario civico Franco Brumana ha ribadito che «non è stato approvato un nuovo Ddp, è stato fatto scadere quello precedente e per anni negli ambiti di trasformazione non si potrà fare nulla. L’assessore Fedeli sta sbagliando un po’ tutto. Occorreva un atteggiamento diverso rispetto alla netta chiusura al dialogo e alle divagazioni della maggioranza. Se è stata una scelta voluta («sì, lo è stata» ha confermato a precisa domanda la stessa Fedeli), si era consapevoli delle mancate entrate e dei mancati benefici di entrate superiori». Per questo l’esponente del Movimento dei Cittadini ha annunciato che presenterà un esposto alla Corte dei Conti per la perdita relativa all’Imu.

Amadei e Toia per un consiglio comunale aperto

Ha gettato benzina sul fuoco anche Federico Amadei (consigliere fuoriuscito dalla maggioranza e ora nel gruppo misto) che, rivolto all’assessore, ha detto: «Lei rivendica di aver fermato gli ambiti di trasformazione e afferma che il danno per le casse comunali stimato in 60.000 euro all’anno o più, come stimano altri, sia una precisa scelta di successo, perché farete un favoloso Pgt di rigenerazione urbana. Peccato che di questo Pgt non parlate, non accogliete osservazioni, non fate alcun confronto. Non potete deciderlo in un gruppo ristretto di persone: parliamone in un consiglio comunale aperto ai cittadini».

Letterio Munafò (FI) ha sollecitato l’impegno di tutti a trovare «le giuste soluzioni. Si dice che le imprese che erano disposte a fare consistenti investimenti scappano da Legnano, mentre la giunta parla di giuste interlocuzioni. Dov’è la verità?». Investimenti a cui Francesco Toia, commissario civico del centrodestra, guarda come «la vera cosa che conta per la città, ma che questa sta perdendo. L’assessore non ha le capacità e le competenze per guidare questo assessorato». Toia ha quindi ribadito la richiesta di un consiglio comunale aperto.

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