Legnano, sfregiato con l’acido: raccolta fondi per le cure di Giuseppe Morgante

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LEGNANO – «Nessun aiuto dallo Stato, nessun risarcimento. Non esiste in Italia un percorso sanitario garantito per chi, come me, è rimasto vittima di un’aggressione con l’acido. Le cure. lunghe e dolorose, sono a carico delle vittime. Sono migliaia di euro che chi, non è né ricco né famoso, non può permettersi di pagare».

Nessun aiuto per le vittime

Giuseppe Morgante è il 30enne che il 7 maggio 2019 a Legnano fu aggredito e sfregiato con l’acido da Sara Del Mastro, la donna con cui aveva avuto una brevissima frequentazione. L’aggressione arrivò dopo una lunga serie di denunce con le quali Morgante aveva segnalato l’ossessiva persecuzione messa in atto dalla donna nei suoi confronti. Un’aggressione che lo ha cambiato per sempre. Del Mastro il 5 maggio del 2020 è stata condannata in primo grado a 7 anni e 10 mesi dal Gup del tribunale di Busto Arsizio. Non ha ancora risarcito la vittima, né lo ha fatto lo Stato visto che non esiste, come per altri casi, un fondo dedicato a chi subisce questo tipo di aggressione permanentemente invalidante ed è costretto ad affrontare un lungo percorso di cura. Sia sul profilo chirurgico che sul fronte psicologico.

Un lungo percorso di cura

L’unico aiuto possibile dal punto di visita economico può arrivare dalla generosità degli italiani. E su GoFundMe è stata lanciata una nuova raccolta fondi per aiutare Giuseppe e William, aggredito con l’acido nel 2012, ad affrontare un percorso di cura ancora lungo e difficile. 

L’appello per Giuseppe e William

Le storie di William e di Giuseppe in pochi le conoscono . Anzi, in pochissimi. Invece la loro storia di ingiustizia e di dolore andrebbe gridata e raccontata ovunque, anche nelle scuole. Entrambi, giovanissimi, sono stati aggrediti e sfigurati con l’acido lanciato da chi diceva di amarli. William aveva 25 anni, era il 2012. Giuseppe, invece, di anni ne aveva 30, era il 2019. Le autrici di questo massacro non hanno risarcito nemmeno un euro, sono nullatenenti. Lo stato, da parte sua, ancora nulla. Così, tutte le cure, le spese mediche, gli interventi chirurgici sono a carico loro che non sono né ricchi né famosi. L’unica via che resta per aiutare questi ragazzi a sostenere i loro interventi sono le raccolte fondi, affidate al buon cuore e alla solidarietà degli italiani. Anche solo un euro, può essere di enorme aiuto per entrambi.
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