Librandi (Iv): «Salvini mi irride? Io tiro la lima tutti giorni, lui fa debito pubblico»

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Gianfranco Librandi

SARONNO – «Salvini mi ha paragonato a Enrico Beruschi? Ecco, con la stessa modestia del comico citato, io, a differenza del leader leghista, sono qui tutti i giorni a tirare lima. Mentre Salvini, che non deve rendere conto a nessuno, ogni volta che parla, propone cose che poi vanno ad aumentare il rosso in bilancio delle casse dello Stato». Gianfranco Librandi deputato saronnese di Italia Viva, ieri è stato ben lontano dall’adunata leghista di Villa Gianetti. E oggi, martedì 1 settembre, risponde al Capitano che gli ha comunque riservato qualche “attenzione” strappando gli applausi della platea.

Saronno laboratorio politico dei moderati

Al di là del botta e risposta sul Drive in, famosa trasmissione cabarettistica ideata da Antonio Ricci e seguitissima negli anni Ottanta, Gianfranco Librandi coglie l’occasione per riportare la barra del dibattito sulla politica. «E qui a Saronno – dice l’esponente di Italia Viva – siamo un laboratorio importante, perché per queste elezioni è nato il partito dei moderati del quale molti parlano. A sostegno di Pierluigi Gilli, oltre a un gruppo civico c’è una lista formata da Italia Viva, Azione e + Europa. E che verrà sostenuta anche da mezza Forza Italia. Una realtà ben distante dai populismi e dai populisti».

Niente effetti speciali: siamo normali

E ancora aggiunge Librandi: «Non è un caso che ai saronnesi parliamo di normalità. Perché non è normale che la nostra città, sotto la guida di un sindaco della Lega, sia diventata come una realtà dell’America Latina. Basta girare per vedere strade piene di buche e in pessime condizioni, muri bersagliati da vandali e graffiti, attività commerciali chiuse e aziende che, fanno fatica a ottenere anche le cose più semplici, come ad esempio veder tracciato un attraversamento pedonale fuori la propria azienda. E questo perché magari l’imprenditore in questione non vota Lega. Questo non significa amministrare, è ottusità politica». E di nuovo contro il sindaco Fagioli: «Ma come è possibile, con la situazione che andremo ad affrontare, spendere più di un milione di euro per realizzare il “campo delle salamelle”?».

Salvini, Beruschi e il deficit pubblico

«La realtà – conclude Librandi – è che io sono un imprenditore, che ogni mese paga gli stipendi, versa le tasse e devo rendere conto all’azienda che dirigo, a chi ci lavora e alle loro famiglie. Matteo Salvini invece non deve rendere conto a nessuno e quindi può permettersi di dire ciò che vuole. Infatti, non è vero come sostiene lui che io critico tutto ciò che dice la Lega. Io critico tutto ciò che sostiene Salvini, poiché le cose che ha fatto, come Quota 100, finiscono tutte per dilatare il debito pubblico».

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