Locurcio (Sac) contro tutti. A Somma la campagna elettorale entra nel vivo

Gerardo Locurcio Somma Malpensa

SOMMA LOMBARDO – Il nuovo centrodestra presentato lo scorso sabato mattina assieme al candidato sindaco Alberto Barcaro «rappresenta avanzi del vecchio rilucidati con colori diversi dal passato». A dirlo è il presidente del consiglio comunale uscente Gerardo Locurcio (Somma al centro) che, dopo essere stato un esponente di spicco di Forza Italia prima e del Pdl poi, per la seconda volta consecutiva si presenterà a fine maggio agli elettori con lo schieramento avversario a sostegno del primo cittadino uscente Stefano Bellaria.

La fine di Siamo Somma

Locurcio analizza innanzitutto il tramonto del simbolo di Siamo Somma: la sorpresa civica del 2015 ha deciso infatti di fondersi con Lombardia Ideale dando vita alla lista  “Fai Centro con Somma Ideale”. «Nato come realtà civica autonoma centrista, giustamente arrabbiato con un certo centro forzista che ha distrutto non solo le singole ambizioni, ma ogni possibilità di considerare Somma una città di moderati e non di populisti destrorsi», ricorda l’esponente di Sac, «oggi si allea non solo con Forza Italia, ma anche con Lega e FdI. Inoltre forma un gruppo politico unico con gli ex Udc, seppur con simboli separati, simboli che dovrebbero servire solo a non perdere i consensi acquisiti nel passato».

Contro Forza Italia e FdI

Il presidente del consiglio comunale attacca frontalmente anche i vertici di Forza Italia («dopo la grave disavventura giudiziaria e dopo il diniego leghista di presentarsi in coalizione con il simbolo di Forza Italia, non ha avuto l’indispensabile scatto di dignità di levare le tende e presentarsi da soli») e Daniele Consonni, oggi leader di Fratelli d’Italia: «Dopo essere stato per anni il riferimento di An chiese e ottenne l’ingresso in Forza Italia, ma vista la mal parata, è ritornato all’ovile, consapevole che da lì potrà ottenere consensi di partito maggiori e non solo».

L’attacco al candidato sindaco

Ma è al candidato sindaco, il leghista Alberto Barcaro, che Locurcio riserva il trattamento meno tenero: «Negli ultimi cinque anni, dopo aver buttato nel cestino il proprio programma elettorale, dopo aver dato alla città uno scarsissimo, se non inesistente contributo alla sua crescita, attraverso idee mai pervenute, ma denunce quasi sempre cavillose, improduttive e dannose, come può pensare di  essere visto come persona che sa unire e non dividere la città?  Come può pensare di essere il rappresentante di una crescita maggiore e migliore di quella che Bellaria ha messo in campo in maniera onesta, disinteressata, evidente e inconfutabile?».

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