LONATE POZZOLO – Anche l’istituto Carminati di Lonate Pozzolo ha preso parte al progetto “Corsa contro la fame“. Una manifestazione che unisce percorsi di sensibilizzazione in aula, mobilitazione giovanile e attività sportiva. Fra la primaria e la secondaria, sono stati raccolti 4.391 euro. Dal totale, la scuola ha deciso di estrapolare mille euro da destinare all’Emilia Romagna, per aiutare chi è stato colpito dalla recente alluvione.
Le Carminati solidali
Le Carminati quest’anno si sono impegnate completamente nel progetto, aderendo con tutte le classi della primaria e della secondaria. Si era organizzata la corsa finale nel parco del Ticino – con la collaborazione del dottor Walter Girardi e il coinvolgimento di molte associazioni del territorio – ma il meteo non è stato favorevole. Così per due volte si è dovuto rimandare. Tuttavia, la scuola non si è arresa: la corsa è avvenuta lo stesso, negli ultimi giorni di lezione, all’interno dei plessi. I ragazzi hanno capito l’importanza della partecipazione e non si sono risparmiati, dimostrando la propria generosità e donando una parte di quanto è stato raccolto per aiutare le persone colpite dall’alluvione in Emilia Romagna. Un progetto che si è trasformato in un’occasione importante, per rendere i ragazzi protagonisti di un gesto concreto di educazione civica.
Il progetto
La “Corsa contro la fame” è un progetto promosso da “Azione contro la fame“, organizzazione umanitaria internazionale che opera da oltre quarant’anni nella cooperazione. L’obiettivo è responsabilizzare gli studenti, arricchendo le loro competenze di educazione civica. A scuola si lavora nelle classi sul tema della fame, ogni volta calato in un determinato Paese del mondo. Quest’anno è il Camerun, visto che il tema per l’edizione 2023 è la guerra come origine della fame. Il Camerun, infatti, sta affrontando tre crisi umanitarie: il nord del Paese è afflitto da continui attacchi terroristici che spingono molte persone a lasciare le proprie case, al confine est stanno gestendo l’emergenza di molti immigrati provenienti dalla Repubblica Centroafricana e l’area anglofona è segnata da una guerra civile permanente. Dopo la conoscenza del Paese, anche grazie a un incontro con un educatore di “Azione contro la fame”, è iniziata la raccolta di quote da parte di ogni alunno per la corsa finale. Ogni bambino e ragazzo con questo progetto diventa protagonista: deve raccontare a casa qual è la situazione del Paese in difficoltà e raccogliere più sponsor possibili, cioè persone che gli offrono del denaro per la sua corsa.