Rifiuti, Sap in sciopero a Lonate, Ferno e Malpensa. La denuncia della Cgil 

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LONATE POZZOLO – Ancora acque agitate in Sap, azienda di igiene ambientale che opera su Lonate Pozzolo, Ferno e Malpensa. La Fiom-Cgil di Gallarate ha dichiarato 8 ore di sciopero per mercoledì 8 marzo. L’astensione dalla giornata lavorativa, che interesserà anche il lavoro straordinario, «si è reso necessario a seguito della totale indisponibilità dell’attuale dirigenza a ad un confronto serio e costruttivo su alcuni temi di primaria importanza», fa sapere in una nota Raffaele Scaramella. Il sindacalista denuncia «difficoltà inerenti l’organizzazione del lavoro», «rischio per la sicurezza dei lavoratori», «anomalie nel contratto» e «continuo utilizzo strumentale di contestazioni disciplinari».

Lo sciopero in Sap 

Di seguito la nota integrale della Fiom Cgil:

I lavoratori che svolgono le attività di raccolta dei rifiuti nei comuni di Lonate, Ferno e presso l’aeroporto di Malpensa, denunciano un non più sostenibile ricorso continuo al lavoro straordinario da parte dell’azienda per sopperire alla carenza di occupazione e per superare alcune difficoltà inerenti l’organizzazione del lavoro.  Il numero di ore complessive è talmente consistente da  mettere a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori.

Alla SAP noi chiediamo:

Nuove assunzioni da inserire in organico;

una migliore turnazione;

il riconoscimento del premio di 250€ sospeso dall’azienda da circa tre anni;

il Premio di Risultato da costruire su obiettivi condivisi;

l’applicazione del CCNL Igiene Ambientale o in alternativa, l’armonizzazione nell’accordo integrativo dei trattamenti previsti nel CCNL dell’Igiene Ambientale più aderente alle attività  effettivamente svolte.

Negli ultimi tempi, durante la procedura di raffreddamento prevista per i lavoratori dei servizi essenziali che ci ha portati alla presenza del Prefetto di Varese,  la Direzione ci ha comunicato che a oggi non erano possibili né il cambio del contratto, né tanto meno un eventuale armonizzazione fra i due contratti con un accordo interno. Successivamente però la stessa Direzione, ci comunicava che i soci stavano valutando la cessione della SAP ad altra società dell’igiene ambientale – riconoscendo quindi implicitamente l’anomalia –  che sicuramente avrebbe applicato il corretto contratto ai lavoratori. Per quanto riguarda la liberalità di 250 euro ci è stato comunicato che i bilanci dell’azienda non permettono spese ulteriori e che la nostra proposta di un premio di risultato in base ad obiettivi condivisi, non era sostenibile, a noi risulta invece che le motivazioni riguardano le scelte dell’assetto complessivo dell’azienda e non l’andamento complessivo.

Infine il continuo utilizzo strumentale di contestazioni disciplinari (da noi sempre prontamente impugnate) e le risposte sopra esposte, hanno portato tutti i lavoratori all’esasperazione che, nonostante abbiano sempre dimostrato – soprattutto nei momenti difficili – grande disponibilità nei confronti dell’azienda, hanno deciso di dare un segnale forte per far comprendere alla Direzione e ai soci che non si sentono minimamente né ascoltati, né considerati.

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