Lonate, la maggioranza mura le accuse: «L’Unione con Ferno non ha più senso»

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LONATE POZZOLO – «Quello che vent’anni fa era nato come un progetto che aveva un senso e uno scopo, oggi non è più sostenibile». Il gruppo di maggioranza di Lonate, Uniti e Liberi, torna sulla questione Unione con il Comune di Ferno. E sull’ormai certo divorzio. In occasione dell’ultimo consiglio comunale, il sindaco Nadia Rosa ha spiegato le motivazioni che hanno spinto l’amministrazione a sposare in maniera concreta l’ipotesi della separazione, accendendo un dibattito con gli esponenti dell’opposizione, fortemente contrari a questa soluzione. Ora la maggioranza riprende il discorso, appoggiandosi alle parole del primo cittadino per ribadire le intenzioni: «La volontà della maggioranza di sciogliere l’Unione non è frutto di una scelta affrettata o di un colpo di testa, ma è il modo di ufficializzare quanto valutato dalla nostra amministrazione dopo una lunga e attenta analisi».

Non è più come prima

L’Unione dei Comuni di Lonate Pozzolo e Ferno nasce ufficialmente nel 2001. Parte da qui l’intervento di Uniti e Liberi: «All’epoca erano previsti parecchi fondi pubblici per chi costituiva enti di questo genere. Fondi che oggi non sono minimamente paragonabili a quelli di allora». Specificando che «si parla di 30mila euro, contro gli 881mila del 2001». In quegli anni «le funzioni associate erano considerevoli, ma poi – in particolare dal 2005 – gli amministratori dei due Comuni, per scelte politiche precise, hanno ridotto le funzioni e i servizi dell’Ente». Fino ad arrivare alla situazione attuale, con «i servizi svolti in Unione snelliti: polizia locale, protezione civile, sistemi informativi, informagiovani – informalavoro». Inoltre, ricorda il gruppo, l’Unione, come ente locale, richiede «tutta una serie di adempimenti: l’approvazione del bilancio di previsione e il consuntivo con stesura del Documento di programmazione pluriennale, la gestione del protocollo, il servizio di protezione e la sicurezza sul lavoro, il responsabile della protezione dei dati personali. Con la gestione degli atti di giunta e di assemblea e tutte le pratiche conseguenti». Insomma, una macchina complessa da gestire.

Costi, entrate e personale ridotto

Tra costi di gestione e personale amministrativo ridotto, l’Unione «è diventata pesante da sostenere», aggiunge Uniti e Liberi. In particolare il numero dei dipendenti «è andato via via calando e non è possibile ripristinarlo, perché non ci sono più spazi assunzionali». Uno dei temi più dibattuti durante l’ultimo consiglio riguarda gli introiti. «A parte la compartecipazione dei due Comuni, abbiamo una fonte incerta per le entrate, proveniente dalle sole sanzioni comminate dalla Polizia Locale». E ancora: «Abbiamo visto, soprattutto quest’anno, come l’incertezza degli introiti abbia pesantemente condizionato l’andamento dell’Ente. L’avere come base di entrata le sole sanzioni non contribuisce di certo a dare solidità al sistema». In sostanza, dopo aver «posto sotto osservazione l’organizzazione dei vari uffici comunali è emerso come il funzionamento dell’Unione non sia più sostenibile così come organizzato ora».

La convenzione con Ferno

La proposta del Comune di Lonate, come già annunciato, è stata di procedere alla separazione. Ma con la contestuale stipula di una convenzione per la gestione associata con Ferno del servizio di polizia locale. Un sistema che «avrebbe il vantaggio di azzerare i costi fissi di struttura: non ci sarebbe più un ente con un apparato burocratico complesso». La proposta è stata in diverse occasioni respinta dall’amministrazione Gesualdi. Anzi, Ferno continua sulla via del «mantenimento dell’Unione – ricorda la maggioranza – con un ipotetico suo rilancio». Anche se, di fatto, «non vengono mai indicate e dettagliate le modalità attraverso cui effettuare questo rilancio. Si parla genericamente di ulteriori forme di investimento con una valutazione delle risorse per un migliore funzionamento della polizia locale e degli uffici: queste generiche parole non vengono tradotte in solide basi e prospettive economiche di sostentamento, si sta parlando del nulla e di una dichiarazione d’intenti non perseguibile». Vien da sé che «se questa proposta non avrà seguito, allora Lonate avrà la sua polizia locale che si occuperà del territorio comunale».
Viene infine ribadita l’impossibilità per un ente locale di ricavare profitti e i limiti imposti nelle assunzioni di personale. Concludono così i civici di maggioranza: «Dopo tutti questi mesi in cui si è parlato del nulla, occorre essere responsabili e agire in maniera ufficiale».

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